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Si riparte! Mercato al via con i botti: Ecco cosa serve a chi. Inter per il sogno, Milan spacciato, Juve per la Champions e Napoli per la rincorsa

di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Si riparte con il mercato intenso, non durerà tre mesi, ma in meno di 30 giorni si farà tutto. E' vero che si chiama mercato di riparazione ma, mai come questa volta, un po' tutti dovranno fare qualcosa. E anche chi non dovrebbe fare nulla, vedi la Juventus, qualcosa ha già fatto; chi ha lavorato bene in estate (la Lazio su tutte) adesso può pensare solo al campo. Il mercato invernale non è bello come quello estivo. Ci mancherebbe, ne siamo tutti consapevoli. Come le vacanze di natale non sono belle come quelle di agosto. Oggi si riparte con una buona dose di paura. In molti ignorano il mercato delle "piccole" ma gennaio è importante soprattutto per loro. Se sbagli in inverno vai giù diretto. Gennaio serve per fare acquisti ma anche per tracciare una linea su chi ha lavorato bene in estate e chi ha sbagliato molto. La Juventus è in alto ma grazie agli acquisti delle scorse sessioni; non dell'ultima. L'Inter ha lavorato bene, idem la Lazio, bene la Roma, benissimo il Verona. Male, malissimo Milan, Napoli e Fiorentina. Che delusioni. In basso disastro ligure e Spal. Adesso tutti devono fare qualcosa, per questo non sarà un mese banale. Avanti e dietro tra gli alberghi di Milano fino alle corse finali il giorno della chiusura.
Ecco chi deve fare... qualcosa. Si fa per dire. L'Inter, almeno, un giocatore in mezzo al campo. Perché Sensi e Barella sono due ottimi centrocampisti ma forse dei due ne bastava uno. Serve un Vidal. E servirebbe anche un attaccante, ma con la squadra fuori dalla Champions se ne potrebbe fare anche a meno se Sanchez recupererà in tempi brevi. Serve qualche uscita. Probabilmente uno tra Vecino e Gagliardini rischia di diventare di troppo. Sulle corsie laterali Conte è corto ma il mercato offre poco. Soprattutto in inverno.
Il Milan si è presentato con la bomba mediatica e l'ha fatta subito esplodere. Nascondendo, in parte, il disastro pre-natalizio di Bergamo e soprattutto continui errori dirigenziali che non possono passare più in secondo piano. Presentarsi con Ibra, a stagione compromessa, significa continuare a fare shopping per le Vie di Montenapoleone con la carta di credito di tuo marito che si fida di te ma continui a comprare vestiti inutili in un armadio brutto ma pieno. Tutto negli scatoloni in cantina.

Ibrahimovic è un grande professionista. Uomo carismatico. I suoi gol li farà. E aggiungerei: ci mancherebbe altro per quello che Eliott lo pagherà in sei mesi. Attenzione, però, perché il fondo utilizza soldi degli investitori e non propri e prima o poi qualcuno dovrà dare delle risposte a chi investe e non sa in cosa sta investendo. Il Milan è fuori dalla lotta scudetto, fuori dall'obiettivo stagione ovvero la zona Champions e potrebbe raggiungere la zona Europa League; inutile ai fini della crescita del club. Manca un progetto e mancano i condottieri. Tanti calciatori in rosa ma nessuno, tolti Donnarumma e Bonaventura, che abbia un valore importante. Cosa più grave: nessuno li vuole e nessuno li cerca.
La Juventus, in estate, non ha lavorato benissimo. Per ora questo dice il campo. C'è ancora tempo per farci cambiare idea. Gennaio è un mercato superfluo per club come la Juve che hanno già di tutto nel proprio organico. Bisogna fare bene con quello che già si ha. Ed è tanta roba. Forse qualche uscita, sicuramente. Andava gestito meglio l'addio di Mandzukic. E' stato un grande professionista e anche in questi mesi non ha dato problemi alla squadra e alla società. Almeno questo è quello che ci risulta. Hanno lavorato male a Genova. Intervenire oggi è difficile e rischierebbe di aggiungere confusione su confusione. Stagione finita a Napoli? Forse. C'è una Champions da fare a testa alta anche se l'urna è stata disgraziata. Il campionato è il peggiore degli ultimi anni e va bene che Gattuso di nome fa Gennaro ma per i miracoli non è pronto. Malissimo tutto a Napoli: dal mercato alla gestione. Adesso serve un play ma, anche qui, la società si è mossa tardi, ovvero quando Gattuso ha spiegato che Allan e Fabian Ruiz sono play adattati. Diventa difficile migliorare la Fiorentina che è stata cotta talmente a lungo che si è bruciata. La proprietà paga l'inesperienza del primo anno ma soprattutto la conferma della guida tecnica di Montella. Alla viola servono almeno tre calciatori che diano qualità, ma altri dovranno andare via perché in molti sono arrivati a fine corsa e il vero flop è stata la mancata cessione di Chiesa. Quando un calciatore vuole andare deve essere libero di farlo, a maggior ragione se diventa una grande opportunità economica per una società che non si chiami Real Madrid o Barcellona. Se il Real ha fatto a meno di Ronaldo, la Fiorentina avrebbe potuto fare a meno di Chiesa. Un conto è venderlo all'apice della sua carriera, un altro è cedere un pezzo pregiato della tua rosa dopo un anno di alti e bassi.

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Sabato 4 Maggio 2024
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