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Sarà l'estate della rivoluzione nelle panchine. Cambieranno Juventus, Roma, Napoli, Milan solo tra le big: ci sono grandi novità. Ma chi farà una scommessa?

di Marco Conterio
Uomo mercato ed editorialista di Tuttomercatoweb, è conduttore su Radio Sportiva e in RAI con le trasmissioni 90° Minuto e Calcio Totale
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Quanti cicli al termine nel nostro calcio, tra quelli che si sono già esauriti mesi fa, quelli che naturalmente giungeranno presto agli ultimi giri di valzer, quelli fallimentari e pure quelli che s'interromperanno per prendere altre strade, che siano saudite o per fare uno step avanti. Sarà un'estate di rivoluzioni sulle panchine italiane, dopo una stagione dove hanno vinto i conservatori, dove restaurare è stato considerato meglio che cambiare, provarci, scommettere. Avanti popolo e popolino, chi è andato avanti più a furor di maggioranza di consensi e chi per cause di forza maggiore, leggi conti e bilanci non proprio verdi e floridi.

La Juventus cambierà
Cambieranno in tanti. Che la storia di Massimiliano Allegri con la Juventus sia giunta al capolinea è un segreto di Pulcinella. In breve: senza un contratto in essere, la dirigenza non l'avrebbe scelto come attuale guida dei bianconeri e tanto basta per spiegare che Cristiano Giuntoli e il nuovo corso societario hanno altre idee rispetto a quelle attuali. Allegri è stato il traghettatore e comandante unico della barca quando l'acqua arrivava da ogni poro, solo che poi subentrano altri fattori come la necessità di costruire le basi per un progetto che vada oltre il qui e ora. Gioco, spettacolo, sono parte oramai fondante di una storia calcistica, e quel che ha offerto la Juventus in questi anni, sul campo, non può valere alcun prezzo del biglietto. Vincere non può più essere (visto che poi finora non c'è neppure riuscita) l'unica cosa che conta. Cambierà, ma difficilmente tornerà sull'usato sicuro. Quel che arriva da Torino è che la proprietà non sembra intenzionata a puntare sul grande ex Antonio Conte, piuttosto proprio su una scommessa (o tecnico pronto al salto) come Motta o Palladino...

La Roma cambierà
Cambierà la Roma. La Conference League ha riempito cuori e orgoglio della tifoseria giallorossa, che nel suo gladiatore e condottiero lusitano si è riconosciuta e che per lui s'è dichiarata. Ma può davvero essere abbastanza? Le gestioni passate hanno commesso errori che hanno portato il club a scontrarsi con paletti del Fair Play Finanziario con le quali l'attuale dirigenza si è dovuta scontrare. José Mourinho lo sapeva benissimo, è stato sempre accontentato nelle sue richieste (nei limiti dei paletti), eppure non ha mai mancato frecciate verso la proprietà e la dirigenza. Per una Conference League e una finale di Europa League persa? E' orgoglio ritrovato, è gloria che pareva dimenticata. Ma con quale gioco, con quale spettacolo? Chi ha Lukaku, Dybala, Aouar, Pellegrini, Renato Sanches, Cristante, Mancini, Spinazzola e via discorrendo in rosa, può seriamente continuare a offrire un gioco e un calcio nettamente peggiore di squadre costruite con scommesse, giovani o giocatori arrivati dalla B, con budget di un ventesimo? La Roma cambierà, non v'è dubbio. Farà una scommessa, stravolgerà le sue filosofie sul mercato, o andrà su un 'usato sicuro' alla Conte? Spifferi dalla Capitale. Ci sarebbero stati contatti con Massimiliano Allegri...

Il Milan cambierà
Tutto lascia presupporre che sarà così. In primis l'umore della piazza, in secondo luogo l'impressione che il ciclo rischi di essere al termine. Da tempo. Il clib ha fatto bene peròà a proseguire la sua strada con un allenatore che ne ha sposato a pieno la filosofia, la visione, la strategia. Solo che le cose non stanno più funzionando. Provarci e non riuscirci è la storia di mille percorsi di vita, nulla è perduto per questa stagione ma per il domani pare oramai finito. C'è curiosità per capire che strada prenderà nel domani il Milan, se dirigenza, proprietà, ed eventuali nuovi innesti nei piani alti del club, opteranno per una via 'da algoritmo' (alla Ralf Rangnick come sarebbe stato un tempo) o se andrà su scommesse o certezze dal nostro campionato.

Il Napoli cambierà. E poi tante altre
Ma se cambiano Juventus, Roma e Milan, allora c'è da capire quel che farà la Lazio con Maurizio Sarri, quale big busserà alla porta del Bologna per Thiago Motta, della Fiorentina per Vincenzo Italiano, del Monza per Raffaele Palladino. La direzione che prenderà Ivan Juric al Torino, quella di Alessio Dionisi al Sassuolo. E poi il Napoli. Perché Walter Mazzarri è arrivato per traghettare, e del domani non c'è certezza, figuriamoci con quel vulcano di Aurelio De Laurentiis. Quanti cambi all'orizzonte. Sarà un'estate pazzesca. Ma avranno tutte il coraggio di puntare su una grande scommessa?

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