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Lo strano caso di Matthijs de Ligt. Tuchel continua a tener fuori uno dei centrali più forti del Mondo: le scelte tecniche avranno un peso sul futuro al Bayern Monaco?

di Marco Conterio
Conduttore e autore su Radio Sportiva, è uomo mercato e opinionista su Tuttomercatoweb. In RAI con 90° Minuto, Calcio Totale e La Domenica Sportiva
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Uno strano caso agita la Baviera e l'Olanda: Matthijs de Ligt è diventato solo una riserva in casa Bayern Monaco. Non gioca più, scende in campo pochi minuti, sia in Bundesliga che in Champions League. Thomas Tuchel, dallo scorso marzo traghettatore e dall'estate allenatore della formazione bavarese, semplicemente gli preferisce altri giocatori. Dayot Upamecano, statuario francese arrivato dalla galassia Red Bull, e il sudcoreano Kim Min-jae, che in poche settimane dopo il suo sbarco da Napoli ha sovvertito le gerarchie diventando il titolarissimo dell'ex allenatore del Chelsea. I numeri non mentono, e da qui urge partire per analizzare quello che è uno strano caso: solo ventidue minuti alla prima in Bundes contro il Werder Brema, ben meno che scampoli nelle seguenti tre: nove minuti con l'Augsburg, uno (!) col Borussia Monchengladbach e cinque contro il Bayer Leverkusen. Due sere fa tutta una notte in panchina contro il Manchester United alla prima in Champions League, ha giocato da titolare solo in Supercoppa contro il Lipsia ma è stato sostituito alla fine del primo tempo.

Perché non gioca? Lamentele, spiegazioni, motivazioni
Un caso difficile da spiegare. Anche perché nella scorsa stagione, dopo l'esonero di Julian Nagelsmann e l'arrivo di Thomas Tuchel, De Ligt giocava sempre titolare. "Perché non gioco? Non ne ho idea, dovreste chiederlo al mister. Faccio tutto quello che Tuchel vuole ma nelle ultime due partite ho giocato dieci minuti circa e a centrocampo", ha detto lo stesso giocatore. Parola a Tuchel. "De Ligt centrocampista non è un test, avevamo bisogno di lui in quella posizione perché Laimer stava facendo il terzino. Dobbiamo essere tutti flessibili, specie in questo periodo. De Ligt si giocherà il posto con Upamecano e Kim al centro della difesa, il suo ruolo preferito, ma ci servirà anche in altre posizioni". Poi, il ds del Bayern, Christoph Freund. "Matthjis è un giocatore davvero importante per la squadra", ha detto. "Abbiamo tre difensori centrali di livello mondiale, avremo bisogno di tutti. Ovviamente la situazione non è facile per lui in questo momento, ma sono convinto che nei prossimi mesi giocherà molte partita. In allenamento dà sempre il massimo", ha concluso.

Tuchel non è un fan di De Ligt
De Ligt è arrivato in Baviera come leader, adesso è finito di fatto a fare la riserva. Evidentemente Tuchel apprezza di più Kim e considera la coppia con Upamecano in questo momento ideale per il suo Bayern. De gustibus, legittimo. Quel che filtra sia dal club che dalla sponda del calciatore è che non si sarebbe consumata nessuna rottura e che non ci sarebbe nessuna frizione: solo scelte tecniche. Secondo quanto arriva da fonti vicine all'allenatore, Tuchel non sarebbe un 'fan' del modo di giocare e interpretare la fase di proposizione della manovra di De Ligt. Il tecnico tedesco ama la verticalità, pensa che l'olandese non abbia fatto passi avanti in direzione del suo stile di gioco e lo ritiene lento e troppo 'orizzontale' in costruzione. Stante la situazione, dunque, è complicato immaginare che l'ex leader dell'Ajax, pagato dal Bayern a peso d'oro per portarlo via dalla Juventus, possa sovvertire e ribaltare delle gerarchie oramai consolidate. Potrà dar fiato ai titolari ma in notti come quelle di due giorni fa, contro il Manchester United, la scelta di Tuchel sembra fatta. Upamecano e Kim. Cosa vuol dire in ottica futura? Le parole dure di De Ligt degli scorsi giorni, il suo sfogo, hanno scoperchiato il vaso di Pandora. Scelte tecniche, legittime, che però potrebbero aprire da qui ai prossimi mesi anche scenari clamorosi. Anche perché De Ligt ha fan ovunque, tra dirigenze e panchine. In Premier, ma anche in Serie A...

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