Menù Notizie

L'ipocrisia sulle bambole gonfiabili coreane e i tifosi che esultano solo nelle casse della tv. "Non è calcio" ma deve andare avanti. Sui contratti c'è il rischio di una crisi disoccupazione

di Marco Conterio
Nato a Firenze il 5 maggio del 1985, è caporedattore e inviato di Tuttomercatoweb.com. In passato firma per Il Messaggero e per La Nazione, conduttore su RMC Sport e Radio Sportiva.
Foto

In Corea del Sud, purtroppo, la Federazione ha deciso di multare il Seoul FC per aver provato a riempire gli spalti con delle bambole gonfiabili pettinate e abbigliate. E' la summa dell'ipocrisia del calcio, ottantamila euro annessi per i goliardi con gli occhi a mandorla. In Germania hanno messo i cartonati, e non comminato nessuna multa, sugli spalti del Borussia Monchengladbach: le facce e le maglie dei tifosi, c'è anche la gloriosa squadra degli anni '80, tutta rigorosamente in posa fissa e a grandezza naturale. Ed è proprio per queste partite del weekend che i broadcaster hanno dato pure l'opportunità di godersi le partite togliendo la telecronaca e aggiungendo un effetto stadio fittizio.

AL MARE CON LA MASCHERINA La copertina per raccontare che quello che è ricominciato, che sta per riprendere, non è il pallone dei tifosi. Non lo sarà più, finché non torneranno a popolare gli spalti. In questo surrogato di vita che stiamo attraversando, distanti e sospettosi, il calcio fa bene a ragionare in modo personale. Potrebbe fare altrimenti? "Non è calcio", si dirà. Una media al pub, lontano dagli amici, salutandosi col gomito, sobbalzando di spavento al primo starnuto non è "movida" e al mare ognuno col suo castello di sabbia, "nuotare ma non fare il bagno", non è certo il relax di sempre. E così via, il cameriere che sorride sotto la maschera, la palestra dove non c'è il rischio di scontrarsi col maldestro vicino di zumba. Così è, se ci pare. E ripartire, così, è inevitabile, anche per il pallone.

CAOS CALENDARI IN EUROPA Riprenderà pure la Liga spagnola l'8 giugno, la Ligue 1 ha deciso già di chiudere ma ripartirà con la nuova stagione il 22 agosto e i calendari che verranno saranno un vero terremoto. Nel mezzo del guado c'è l'Italia, che a suon di cautele è diventata inerme. Ripartiti gli allenamenti di gruppo, resta la data del 28 maggio a esser cruciale perché il calcio non vuol prendersi la briga di decidere e avere l'ultima parola. La concederà a Spadafora che la girerà a Conte per un semplice motivo: se lo stop sarà per causa di forza maggiore, i broadcaster saranno comunque costretti a pagare l'ultima rata. E nessun club vuole alzar la mano e indire una serrata, per esser costretto a fare a meno di un'iniezione di contanti più che mai fondamentale in questo periodo.

L'INDOTTO DEL CALCIO Dei posti di lavoro, delle famiglie, di tutto un indotto che rischia il tracollo abbiamo già discorso. Perché calcio è pure ristorazione, turismo, alberghi, merchandising, trasporti, editoria. E' tutto il contorno che vive realtà normali e che inizia ad andare in difficoltà, vera. Fermarsi vuol dire non permettere a tutta una macchina di ripartire e siccome il rischio zero non sarà garantito anche nella prossima stagione e finché non ci sarà un vaccino, è giusto che il mondo del pallone cerchi un modo, dunque un protocollo, per farlo nel modo più sicuro possibile. Dal nein iniziale, il Governo si avvicina sempre più alla strada tedesca anche se forse non è ancora abbastanza ma Federazione e Lega s'accontenteranno. Però ci sono altre questioni stringenti, come la responsabilità penale in caso di nuove positività, e qui insorgono i medici, ma è una tematica che non riguarda soltanto il mondo del pallone.

I DISOCCUPATI DEL PALLONE Poi i contratti, disciplina che entro due settimane la FIFA cercherà di instradare, non potendo però obbligare nessuna Federazione, Lega o club, a prolungare gli accordi in modo coatto. Servirà buon senso, da parte di tutte le parti coinvolte, perché c'è una lunga serie di calciatori in giro per il mondo, e dunque anche in Italia, che non rischia di restare solo senza squadra. Ma senza lavoro. Forse così il termine toglie la patina dorata a un mondo visto sin troppo distante dal tifoso e che si è saputo finora mal raccontare. In Serie C lo stipendio medio è uno stipendio nella media e il calciatore ha una vita sportiva breve. In B dipende da piazza ed età, anche se chiaramente si sale di livello. Per la Serie A il discorso è diverso ma se alcune società sono indietro nei pagamenti degli stipendi, è giusto da parte delle Associazioni alzar la voce come sarebbe opportuno, dall'altro lato, da parte dei giocatori di alcuni club scendere a patti con la realtà e capire che i dipendenti sono in cassa integrazione e che delle rinunce adesso sono necessarie. E opportune. Però è un mondo strano, anche quello del calcio. Pure in Corea, dove il Seoul FC ha almeno un tifoso in più.

Altre notizie
Giovedì 2 Maggio 2024
11:30 Serie A L'arbitro Manuel Volpi dice basta. 20 direzioni in Serie A, oggi le dimissioni via social 11:26 Calcio estero Un fulmine a ciel sereno. Bayern, anche il piano C è fallito: dirigenza spiazzata da Rangnick 11:23 Serie A Torino, Juric: "Thiago Motta ha finalmente portato novità. Curioso di vedere cosa farà in futuro" 11:19 Serie CTMW Radio De Vito: "Avellino ha tutto per fare bene ai playoff. Vicenza e Padova rose al top" 11:15 Serie ATMW Torino, maglia speciale per il 75° anniversario di Superga: le immagini
11:12 Calcio estero Terzic orgoglioso del suo Bor. Dortmund: "Vittoria meritata, andremo a Parigi per vincere" 11:08 Serie A Javier Zanetti annuncia: "Lautaro e Barella rinnoveranno sicuramente con l'Inter" 11:04 Serie B "Definisci quanto è bello Gennaro Troianello": il Parma festeggia la A (anche) così 11:00 Serie A De Winter è tutto del Genoa. Il suo entourage: "Contratto fino al 2028, è un orgoglio" 10:56 Calcio estero L'Al Hilal prepara la festa, titolo vicino: il programma del 30° turno di Saudi Pro League 10:53 Serie A Il Tottenham tenta il sorpasso sulla Juve, per Calafiori si può scatenare un'asta internazionale 10:49 Serie C Serie C, il programma dei playout: otto squadre si giocano la permanenza in Serie C 10:45 Serie AVideo "De Rossi ha un grande futuro da allenatore". Rivedi Schick prima di Roma-Bayer 10:41 Calcio estero Premier League, stasera derby infuocato a Londra: Chelsea e Tottenham si giocano tutto 10:38 Serie A Stasera OM-Atalanta, i convocati di Gasset: ci sono Correa e Veretout. Rientrano in 3 10:34 Serie B Parma in Serie A. La gioia di Buffon: "Traguardo meritato, questa stagione più che mai!" 10:30 Serie A Mirallas: "Fiorentina, solo ricordi belli. Col Club Brugge occhio a Thiago" 10:30 Serie ALive TMW Torino, Juric: "Bologna unico in Europa. Ho capito i tifosi, quello granata non è un popolo semplice" 10:27 Calcio estero Niente finale messicana in CONCACAF Champions Cup: sarà Columbus-Pachuca 10:23 Serie AVideo "In questo momento se ne sentono di tutti i colori...". Fiorentina, Italiano sul suo futuro 10:19 Serie C SuperCoppa Serie C, al via con Mantova-Cesena: dirigerà il sig. Mirabella di Napoli 10:15 Serie A Parma in Serie A, D'Aversa: "Ho atteso trepidante questa promozione" 10:13 Le Statistiche All’Olimpico 16 bomber sfidano 16 clean sheet per un posto Champions 10:12 Calcio estero Clamoroso Bayern: Rangnick ha rifiutato, resterà alla guida della Nazionale austriaca 10:10 Fantacalcio Fantacalcio - 35^ giornata: i diffidati di ogni squadra 10:07 Serie A Zirkzee, i rinnovi, il perdono a Lukaku, lo Scudetto e il futuro dell'Inter: a tutto Javier Zanetti 10:04 Serie B Serie B, la classifica marcatori: Tutino salva il Cosenza e tocca il secondo posto 10:00 Serie A Milan e Napoli avvisate: Chelsea forte su Antonio Conte, contatti frenetici in corso 09:56 Calcio estero PSG k.o. a Dortmund, Nuno Mendes non fa drammi: "Mancano 90', daremo tutto" 09:53 Serie AVideo Lukaku, Pellegrini e Smalling in gruppo. Rivedi la rifinitura della Roma verso il Bayer