Menù Notizie

Il nuovo corso dell'Italia non poteva iniziare prima? Ci sono ancora più rimpianti dopo queste tre partite per il Mondiale scivolato via. Ora siamo ripartiti (tardi): ecco chi sono i nuovi pilastri

di Raimondo De Magistris
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per Tuttomercatoweb.com dal 2008, è il vice direttore dal 2012
Foto
© foto di TUTTOmercatoWEB.com

Peccato. Peccato perché l'Italia che stiamo vedendo in questa Nations League è una squadra che ha di nuovo una prospettiva. Se contro la Nord Macedonia abbiamo toccato il punto più basso della gestione Mancini, e contro l'Argentina abbiamo disputato la peggiore partita, la decisione di dar vita a un nuovo ciclo azzurro all'indomani della Finalissima di Wembley ha ridato una prospettiva agli azzurri che sembrava smarrita.
Roberto Mancini è tornato ad essere visionario. Gliel'hanno riconosciuto anche i vari Scalvini, Esposito, Cancellieri e Gatti, giovedì in sala stampa a Coverciano. "In Italia i club non puntano su di noi, ma per fortuna il commissario tecnico ci dà fiducia", la sintesi del loro ragionamento. Corretto e del resto Mancini nelle tre sfide contro Germania, Ungheria e Inghilterra ha fatto esordire nove giocatori nuovi, senza tra l'altro mai perdere. Giù il cappello, ma non potevamo pensarci prima? Mancini dice di no, che è illogico anche solo pensarlo. Che non c'era tempo.

C'erano però i segnali di una squadra che già dalla gara successiva alla finale contro l'Inghilterra, quella con la Bulgaria, è apparsa diversa. Il match del Franchi che doveva essere una passerella si trasformò presto in un esercizio di stile, utile 'solo' per pareggiare. Poi il pareggio in Svizzera, la prima sconfitta contro la Spagna. Insomma, ci siamo presentati alle gare decisive di novembre con una squadra stanca e rimaneggiata, con tante assenze e col ct che ha addirittura pensato di richiamare Balotelli. Senza attingere da fonti nuovi ma scavando tra le riserve di un gruppo che non ne aveva più. Un po' come accaduto la scorsa settimana contro l'Argentina. Il risultato fu deludente ed è inutile appellarsi al rigore sbagliato da Jorginho o, come fa il ct, alla sfortuna. Se usiamo solo questa categoria, dobbiamo dire allora di aver vinto l'Europeo solo per fortuna e francamente non ce lo meritiamo. Contro la Svizzera all'Olimpico si festeggiava la vittoria ancor prima di scendere in campo, il messaggio della vigilia era: "Li abbiamo battuti all'Europeo e siamo quelli dell'Europeo". Continuavamo a pensare a ciò che eravamo stati e avevamo perso di vista ciò che eravamo in quel momento: l'Italia non era la stessa e all'Olimpico venne fuori un pareggio tutto sommato corretto. Peggio ancora andò a Belfast, qualche giorno dopo: uno 0-0 senza emozioni né occasioni. L'impressione tangibile dagli spalti era di una partita piantata, che poteva durare anche 900 minuti invece di 90 senza che nulla accadesse.

L'Italia tra settembre e novembre è stata questa, anche se pensava ancora di essere esattamente la stessa delle gioie europee. I segnali c'erano tutti, bastava saperli leggere per far entrare aria nuova a Coverciano. Per smuovere le coscienze, per accendere una spia rossa in chi ormai dava per scontata la sua presenza. Invece lo stage di gennaio non è stato utilizzato per anticipare il nuovo ciclo azzurro e per i play-off di marzo non si è tenuto conto in alcun modo di ciò che eravamo diventati. Poi certo che a Palermo ha girato storto tutto ciò che poteva girare storto, ma la sfortuna ce la siamo andati a cercare. Così come ci siamo andati a cercare la fortuna la scorsa estate.

E così, esattamente undici mesi dopo, ci siamo ritrovati a sfidare l'Inghilterra con una formazione che aveva in comune con quella della finale solo il portiere e Di Lorenzo. Perché Mancini dalla Germania in poi ha varato il nuovo ciclo azzurro. Ha iniziato a costruire una nuova Italia che ha in Donnarumma, Bastoni, Mancini, Pellegrini, Locatelli, Barella, Frattesi, Tonali, Raspadori e Scamacca le sue certezze e in Gnonto, Esposito, Gatti, Scalvini, Cancellieri e Zerbin le promettenti speranze da coltivare con cura.
Mancini, insomma, è tornato ad essere il Mancini visionario, quello che lanciava Zaniolo quando ancora non aveva debuttato in Serie A e non aveva paura di sprofondare nel futuro anche a costo di non essere compreso. Peccato non lo sia stato anche dalla Bulgaria all'Argentina, un cambio di registro che c'è costato un altro Mondiale.

Altre notizie
Giovedì 2 Maggio 2024
01:00 Serie A Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena dell'1 maggio 00:55 I fatti del giorno Un Lukaku in più per DDR. Roma a caccia della finale nel primo atto contro gli imbattibili 00:50 I fatti del giorno Atalanta per la storia. Al Velodrome il primo passo a caccia della finale 00:45 I fatti del giorno La Fiorentina ha voglia di un'altra finale: tutto sulla vigilia in vista del Club Brugge 00:40 I fatti del giorno Dalle parole dei protagonisti a quelle dei grandi ex e dei presidenti: Parma è Apoteosi
00:35 I fatti del giorno Il Borussia è più vicino alla finale: 1-0 al PSG. Hummels: "Vediamo il traguardo" 00:30 Serie A TOP NEWS ore 24 - Il Parma è in Serie A. Il Borussia Dortmund avanti con il PSG 00:26 Serie A La Scala duro contro l'Inter: "Sarebbe tecnicamente fallita. In vita grazie alle norme Covid" 00:23 Serie A Inter, Arnautovic può andare via. Dentro Taremi, Sanchez saluterà in estate 00:19 Serie B Parma, Estevez: "Stanotte forse non dormiremo. Vogliamo vincere il campionato" 00:15 Serie ATMW Sassuolo, Laurienté verso l'uscita. Non rimarrà con la retrocessione in Serie B 00:12 Calcio estero Bayern, Rangnick sempre più vicino. Eberl: "Nessun annuncio prima del ritorno con il Real" 00:08 Serie A Atalanta, Gasperini: "Gioca Musso. Kolasinac grande acquisto per noi" 00:04 Serie B Parma, Pecchia: "Spesso abbiamo giocato un gran calcio, abbraccio tutti i ragazzi" 00:00 Editoriale Milan, dopo la frenata su Lopetegui ecco tutte le altre possibilità per la panchina. Pioli ipotesi anche per il Napoli. Juventus, il futuro di Rabiot e Chiesa: la situazione 00:00 Accadde Oggi... 2 maggio 2016, il Leicester è Campione d'Inghilterra. E Lineker va in tv in mutande 00:00 A tu per tu …con Fabrizio Ferrari
Mercoledì 1 Maggio 2024
23:56 Calcio estero Real Madrid, prosegue la dinastia Marcelo: il figlio ha firmato un contratto con i Blancos 23:53 Serie A Udinese, Damian Pizarro verrà aggregato in estate. Può partire dalla Primavera 23:49 Serie B Parma, Delprato: "Chiarezza di Pecchia fondamentale. Il braccino non c'è mai stato" 23:48 Calcio estero Sancho: "Rimanere al Borussia? Non lo so. Per ora sono mentalizzato sul presente" 23:45 Serie A Atalanta, Kolasinac: "Pubblico dell'OM molto caldo. Nel calcio tutto è possibile" 23:44 Calcio estero Borussia Dortmund, Adeyemi: "Notte speciale, ma è soltanto la prima gara. Non è finita qui" 23:42 Calcio estero Il Benfica vuole riscattare Alvaro Fernandez: il Man United incasserà quasi 6 milioni 23:38 Serie A Moggi: "La Juve aveva paura di creare alibi depotenziando Allegri. Anziché tacere..." 23:38 Calcio estero PSG, Luis Enrique: "Poca freddezza sotto porta, Borussia più cattivo. Il calcio è fatto di errori" 23:36 Serie A PSG, Luis Enrique: "Lucas Hernandez? Niente di buono. Nessuno ha detto fosse facile" 23:34 Serie B Lecco, Malgrati: "Abbiamo fatto una partita incredibile per 70'. Gli episodi ci perseguitano" 23:30 Serie A Juventus, avv. Chiappero: "Senza impegno non si sarebbe mai conosciuto cosa accadeva" 23:29 Serie B Parma, Camara gioisce per la promozione: "Non so spiegarlo, ma sono tanto emozionato"