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Conte, stai sbagliando strada. Gattuso, il mix tra Sarri e Allegri. Milan da brividi, non da scudetto. Gravina, cambia protocollo Primavera

di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb
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La vittoria di Genova non cambia la linea. L'Inter non è partita bene e, dopo aver perso il derby, ha perso due punti pesanti anche in Champions. Quelli difficilmente tornano. Se Conte continuerà con la sua solita testardaggine, quest'anno rischierà di farsi male. Al primo anno gli hanno consentito tutto, o quasi, al secondo anno sono finiti gli sconti. Deve vincere. Per quello che Suning ha speso in tre finestre di mercato, tra estate e inverno, oggi Conte non può far finta che in mano gli sia stata messa una squadra forte, e che quest'anno la Juventus rischia di prendere molti buchi. Il Milan è giovane e bello, il Napoli è forte ma se non vince la Juventus il peso è sulle spalle dell'Inter. Conte non si fida della difesa a 4 ma ad oggi sembra che non abbia gli uomini per la solita difesa a 3. Gli allenatori così integralisti non hanno un grande futuro. Un bravo allenatore si adegua alle caratteristiche dei calciatori e non viceversa. All'Inter, e non solo, si vedono cose assurde. Giocatori non adatti alla difesa a 3 costretti a giocare e a sacrificarsi per volontà del proprio allenatore. Per la rosa che ha a disposizione, l'Inter oggi sarebbe perfetta per passare a 4 dietro, dare sostanza al centrocampo dove hai qualità e quantità e - ti piaccia o no - devi far salire il rendimento di Eriksen mettendolo dietro a Lukaku e Lautaro Martinez. In Europa non gioca e non vince più nessuno con il 3-5-2, quello di Conte è sempre più vicino ad un 5-3-2. Le squadre, ormai, ti conoscono e dietro concedi ancora tanto. Conte si trova ad un bivio. La proprietà gli chiede di vincere. L'Italia anche lo spera, per interrompere il dominio bianconero che dura da troppo e crea monotonia nella serie A. Certo se si inserissero anche Milan e Napoli sarebbe stupendo. Lo scudetto non è e non sarà un discorso che riguarda l'Atalanta, come vi abbiamo sempre detto, perché la squadra di Gasperini gioca bene ed entusiasma ma il doppio impegno a certi livelli toglie tanto e i calciatori dell'Atalanta rendono quando giocano senza avere il peso della vittoria sulle spalle.


A Napoli si godono Gennaro Gattuso che, dallo scorso anno, ha avuto un grande impatto con la piazza partenopea. Tranne il primo mese dove ha dovuto ricostruire sulle macerie lasciate da Ancelotti, il Napoli è ai piedi di Gattuso, uno dei pochi allenatori rimasti a fare la differenza. Solitamente, a certi livelli, già è buono se un allenatore non fa danni. Qui, invece, siamo di fronte ad uno dei pochi casi in serie A dove il Mister incide e porta punti. Il rinnovo che vi avevamo sbandierato in estate sta per arrivare. De Laurentiis ha capito che con Rino può tornare a fare soldi come fece con Sarri. Gattuso è il giusto mix tra due ex allenatori della Juventus: maniacale come Sarri negli allenamenti, gestore come Allegri nello spogliatoio. Ha un gran futuro in panchina Gattuso, e De Laurentiis ha fatto bene a blindarlo.
Il vero spettacolo, in questa parte iniziale di stagione, è il Milan che sta rendendo benissimo e Maldini sembra aver indovinato il giusto mix tra i tanti giovani, la guida in panchina di Pioli e quella in campo di Ibra. Forse il problema di questa squadra è solo quello di dover sentire parlare di scudetto. La storia del club impone di pensare in grande ma l'obiettivo di questo Milan deve essere solo quello di rientrare subito tra le prime 4 d'Italia. Se dovesse arrivare qualcosa in più sarebbe bellissimo ma a questi giovani bisogna togliere, da subito, il peso della responsabilità altrimenti rischi autogol che oggi il Milan non può permettersi.
In chiusura una riflessione sui protocolli. La Federazione dovrebbe impegnarsi di più su come portare avanti i campionati e su come fronteggiare gli isterismi di un Governo da sempre nemico del pallone e fare meno campagna elettorale per le prossime elezioni. Gravina ha l'obbligo anche di rivedere, immediatamente, il protocollo del campionato Primavera perché così stiamo ammazzando i giovani dei nostri vivai. Parliamo troppo di serie A e poco dei nostri giovani che continuano a saltare partite e ad essere trattati come birilli per le prime squadre. Il protocollo della Primavera non può essere lo stesso della serie D ma deve essere equiparato a quello della serie A. Già lo scorso anno, i nostri ragazzi furono i più penalizzati dall'interruzione della stagione mai ripresa. Questa volta stiamo facendo anche peggio. 2 partite a week end, 6 rinvii per poi recuperarle quando? La burocrazia rallenta tutto ma questa volta la FIGC deve ascoltare la Lega e cambiare, entro questa settimana, un protocollo che è uno dei tanti autogol che il calcio si è fatto in questi ultimi anni.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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