Nadim sull'Afghanistan: "Straziante vedere che dopo 20 anni siamo punto e a capo"
“È straziante. Dopo vent’anni che tentiamo di uscire da tutto quello schifo che è successo, ora siamo punto a capo. È sconvolgente”. Queste le parole della stella del calcio danese, e non solo, Nadia Nadim sulla situazione in Afghanistan, il paese in cui è nata, di queste ore con i talebani che hanno riconquistato il paese e le forze occidentali costretta a una vera e propria fuga. Una situazione che probabilmente ha riacceso in Nadim i peggiori ricordi della sua vita visto che ad appena undici anni fu costretta ad abbandonare Herat, assieme alla madre e alle quattro sorelle, dopo che il padre – generale dell’esercito afgano – fu ucciso proprio dai talebani. Una fuga che, anche attraverso il Pakistan, la portò in un campo profughi in Danimarca dove venne poi notata per le sue doti di calciatrice iniziando una storia di riscatto e successo che l’ha portata a essere una delle giocatrici più forti e famose al mondo e a indossare per 98 volte la maglia della Danimarca.
"It's heartbreaking. I just feel that after 20 years you're trying to get out of all that shit that was happening and then we're just back to where it all started. It is upsetting." @RacingLouFC's Nadia Nadim, an Afghan refugee who escaped the Taliban two decades ago. pic.twitter.com/fEEOjPSJJb
— Paul Miles (@PaulMiles840) August 15, 2021