ESCLUSIVA TMW - Scandinavia sogna Euro 2025, Heroum: "Può essere il migliore di sempre"

I governi di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca hanno dato l'ok per organizzare gli Europei di calcio femminile in Scandinavia e adesso l'attesa per il 4 aprile, quando la UEFA prenderà la sua scelta definitiva, aumenta. Giorno dopo giorno. I quattro paesi del nord europeo sfidano Francia, Polonia, Svizzera e Ucraina, gli altri quattro paesi candidati e in Scandinavia l'attesa è crescente. Anche tra quelle che potrebbero essere, nel 2025, le grandi protagoniste della kermesse. Come Nora Heroum, ventotto anni, stella della nazionale finlandese e dal 2017 in Italia con le maglia di Brescia, Milan e poi Lazio e adesso Parma. 81 presenze con la nazionale scandinava, a Tuttomercatoweb.com la stella del centrocampo ducale racconta tutte quelle che sarebbero le sue emozioni. Aspettando il 4 aprile. "Sarebbe straordinario, sarebbe un sogno per tutti i paesi scandinavi. Giocare a casa sarebbe un momento speciale, straordinario".

Non sarebbe una prima volta nel mondo ma certamente per la Scandinavia, quella di una kermesse così importante in modo congiunto
"Siamo quattro paesi connessi, storicamente in sintonia, la vita è simile e ci sono tanti punti di similitudine tra noi quattro".

Paesi dove il calcio è in crescita esponenziale
"E dove le strutture sono ottime. Il clima ha portato a costruire ovviamente anche tanto indoor ma saremmo praticamente già pronti per un torneo così importante".

Come vivono i vostri paesi il rapporto col calcio femminile?
"Ogni nazione ha la sua storia ma ovunque l'interesse è cresciuto. Ci sono sempre più atlete che si avvicinano alla disciplina e soprattutto tanti tifosi allo stadio. Io sono in Nazionale da dieci anni e la crescita è stata incredibile. Sta diventando sempre più popolare, anno dopo anno".

Come in Italia
"Sì, il calcio italiano è cresciuto molto. Ho giocato in diverse squadre importanti e vedo che il percorso è giusto. E poi finalmente il calcio femminile è diventato uno sport professionistico ed è bello per le ragazze avere una base economica per poter vivere il proprio sogno anno dopo anno".

E le stelle straniere, come lei, aumentano
"Quando l'interesse cresce, quando arrivano nomi internazionali importanti, è una cosa importnate. Questo accresce anche la visibilità del calcio femminile, è un segnale importante".

La Finlandia sogna l'Europeo del 2025 in casa. A che punto è il vostro percorso?
"Siamo arrivati agli Europei più volte, anche nel 2022, ma ci è mancato il Mondiale. Però stiamo crescendo, sento che sta arrivando. E tanti talenti stanno sbocciando, presto ci arriveremo".

Da finlandese, il suo idolo era... Jari Litmanen?
"Dico Laura Kalmari".

Una calciatrice
"Era il mio idolo, mi piaceva vederla giocare ed è una grandissima persona. Certo, Litmanen è una stella in Finlandia, ma io sono sempre stata un'ammiratrice di Pavel Nedved, anche per una questione di ruolo e di stile di gioco".

In Italia il 'modello' della sua generazione di calciatrici è spesso al maschile. Adesso, però, le ragazze più giovani iniziano ad avere delle calciatrici come modelli
"Il movimento sta crescendo, anche se c'è tanto da fare come visibilità. Però è bello".

Come si sente, allora, a essere l'idolo di una generazione di calciatrici in Finlandia?
"Tante ragazze vengono allo stadio, ti conoscono, cantano per te. Ti dà grande motivazione e io voglio essere un modello. E' bello e importante ma ci manca visibilità, così come in Italia, sui media e in tv".

Da calciatrice a modello a... Promoter. Perché l'Europeo in Scandinavia?
"Perché sono quattro grandi nazioni, che hanno già lavorato e sanno lavorare insieme. Siamo dedicati, lavoratori, vogliamo fare un grande Europeo. Il migliore di sempre. In Inghilterra è stato... Incredibile ma vogliamo fare ancora di meglio. Ci sono grandi stadi, 800mila biglietti a disposizione. Potrà essere il migliore di sempre".

Tornate in campo domani col Parma. Come sta andando?
"Riprende dopo la pausa, contro Pomigliano. Lottiamo per restare in massima serie: è il primo anno per me qui, stiamo crescendo ma siamo forti e possiamo farcela".