Dal calcio a 5 ai vertici di quello spagnolo. Latorre ora punta a conquistare Roma e l'Italia

Gli inizi con il calcio a 5, poi il salto in quello a undici e una carriera che l’ha portata a vestire le maglie di due big iberiche come Barcellona e Atletico Madrid e ora, a trentanni, allo sbarco in Italia per giocare con la Roma. Questa in estrema sintesi la carriera di Barbara Latorre, classe ‘93, secondo colpo delle campionesse d’Italia dopo la giapponese Kumagai.

La sua carriera nel calcio inizia dalla seconda divisione del Prainsa Saragozza, ma rapidamente scala il vertice del calcio spagnolo vestendo la maglia della prima squadra del Saragozza dove segna 33 reti in 60 presenze per poi approdare all’Espanyol dove segna 13 reti gol nella prima stagione e sei nella seconda guadagnandosi le attenzioni delle rivali cittadine del Barcellona. Qui le sue prestazioni sono altalenanti con un’ultima stagione dove gioca poco e non senza segnare. Sono però 33 i gol il 109 presenze con le blaugrana che la fanno anche esordire in Women’s Champions League. Seguono due anni alla Real Sociedad e altri due all’Atletico Madrid dove non riesce però mai ad andare in doppia cifra nella casella gol segnati. Una carriera tutta spesa in Spagna, dove ha alzato tre volte al cielo al Copa de la Reina, fino a oggi quando decide di provare l’esperienza all’estero sposando il progetto Roma.

Latorre è un’attaccante esterna dotata di ottima tecnica, acume tattico e velocità, capace di gestire bene il possesso palla sia per innescare le compagne che per andare alla conclusione personale. Il profilo giusto, seppur con caratteristiche diverse, per cercare di far sentire meno l’assenza di Andressa Alves, destinata alle Houston Dash negli USA, che è stata una dei fattori decisivi per la vittoria dello Scudetto e l’ottimo cammino europeo della squadra di Spugna.