Viktoria Plzen-Barcellona 2-4, le pagelle: Ferran Torres killer. Chory, serata da sogno
VIKTORIA PLZEN
Stanek 4,5 - Appena 6 minuti per combinarla grossa: il tiro di Ansu Fati è tutto fuorché irresistibile, la sua mancata presa è da film horror e spiana la strada alla vittoria blaugrana. Incerto anche sul tris di Ferran Torres.
Holik 5 - Dalla sua parte gioca Jordi Alba e si capisci fin dall'inizio che sarà una serata difficile per lui. Cerca di arginarlo come può, con risultati non certo eccezionali
Hejda 5,5 - Deve fronteggiare Ansu Fati e Ferran Torres, con esiti non proprio esaltanti. Una serata complicata la sua, passata a cercare di tamponare le falle che si aprono in difesa.
Pernica 5,5 - I tre attaccanti del Barcellona sono avversari ostici da marcare e con i loro movimenti lo portano spesso fuori dalla sua zona di competenza, lui cade nel tranello finendo per aprire varchi alle sue spalle.
Jemelka 6 - Soffre le scorribande di Bellerin che lo costringe a giocare una partita in costante rincorsa. Ha il grande merito, però, di conquistarsi il rigore che, seppur per pochissimo, riapre il match. Dal 57' Havel 5,5 - Non riesce a farsi notare più di tanto rimanendo bloccato senza mai trovare il guizzo.
N’Diaye 5,5 - Si piazza in mediana cercando di interrompere sul nascere ogni iniziativa avversaria. Missione non del tutto portata a termine visto che il palleggio del Barcellona, nonostante i ritmi bassissimi, è fin troppo fluido. Dal 57' Bucha 5,5 - Si piazza in mediana cercando di dettare i tempi della manovra, ma senza riuscirci.
Kalvach 6 - Ha sui piedi la grande chance a metà primo tempo; bravissimo a infilarsi sul passaggio sbagliato di Torre, un po' meno a farsi chiudere la strada da Inaki Pena che però sfodera un grande intervento. Dal 79' Cermak sv
Jirka 6 - Partita di sacrificio la sua, costretto spesso a indietreggiare per dare manforte ai compagni in difficoltà. Nonostante questo riesce a dare il proprio apporto rendendosi utile anche in avanti e colpendo anche il palo con un tiro che avrebbe meritato miglior fortuna
Vlkanova 6,5 - Tra i trequartisti è il più vivace: si fa trovare spesso tra le linee cercando la conclusione come nel primo tempo quando si divora la rete del possibile pareggio. Nella ripresa, invece, veste i panni dell'uomo assist per il secondo gol di Chory con un gran cross.
Pilar 6 - Un paio di iniziative interessanti, una conclusione che esce di poco alla sinistra di Inaki Pena. Fa il suo senza esagerare garantendo vivacità offensiva e la giusta copertura in mezzo al campo. Dal 88' Kronus sv
Chory 7,5 - Il grande eroe della serata: nel primo tempo fa le prove generali con gran colpo di testa in tuffo che colpisce la traversa, poi nella ripresa prima è glaciale dagli 11 metri, poi segna di testa la rete che dà speranza ai suoi. Esce tra gli applausi del proprio pubblico. Dal 79' Bassey sv
Michal Bilek 6,5 - Il suo Viktoria Plzen non può giocarsela ad armi pari con il Barcellona, ma dimostra di non avere paura di fare brutta figura sfidando i rivali a viso aperto. Ne esce una bella prestazione con due reti segnate e tanti applausi.
BARCELLONA
Inaki Pena 6,5 - Glaciale con i piedi, di cui si fida ciecamente, salva il risultato sulla conclusione di Kalvach, respingendo con il corpo, viene salvato dalla traversa sul colpo di testa di Chory. Poco può sul rigore; battezza un angolo, ma è quello sbagliato.
Bellerin 6,5 - La fascia destra è il suo regno e lui la percorre in lungo e in largo senza risparmiarsi: quando può spingere è devastante arrivando sempre sul fondo e offrendo palloni invitanti per i suoi, un po' meno in fase in fase di copertura lasciando qualche centimetro di troppo agli avversari come sul cross che porta al secondo gol di Chory.
Pique 6 - E' il grande veterano chiamato a guidare la difesa, ma soffre un po' troppo la fisicità di Chory che lo mette in difficoltà soprattutto nei duelli fisici.
Marcos Alonso 7 - Xavi lo schiera da difensore centrale, lui ci mette sei minuti per anticipare l'avversario, avviare l'azione e concluderla con il gol che vale il vantaggio. Una partita intelligente giocata sfruttando l'esperienza e la velocità in un ruolo inedito per lui.
Jordi Alba 6,5 - Un motorino inesauribile sulla sinistra dove sprinta a proprio piacimento facendo impazzire gli avversari che non lo prendono praticamente mai. Dal 57' Balde 6 - Poco intraprendente, si limita ad occupare la propria zona preoccupandosi di non lasciare scoperta la fascia sinistra.
Gavi 6 - Il talentino mette in mostra un paio di giocate da applausi, ma è meno lucido del solito concedendosi qualche passaggio a vuoto di troppo.
Kessie 6 - Solita sostanza in mezzo al campo. Mai appariscente, ma sempre preciso e puntuale, l'ex Milan mette in scena il solito lavoro oscuro rendendosi prezioso in entrambe la fasi. Esce per infortunio. Dal 67' Casado 6 - Si piazza in mediana mostrando un paio di giocate e tanto senso della posizione.
Pablo Torre 6 - Prima sbaglia il retropassaggio, ma a fargliela passare liscia è la grande parata di Inaki Pena. Nella ripresa, invece, l'arbitro punisce la sua entrata che stende Jamelka in area e nessuno può salvarlo. Si riscatta, però, segnando il quarto gol che chiude definitivamente il match. Dal 77' Sanz sv
Raphinha 6,5 - La classe non gli manca e lo dimostra servendo due assist; il primo, a Ferran Torres, vale il tris, poi l'invenzione da vedere e rivedere per il poker di Torre che mette solo davanti al portiere il centrocampista. Dak 77' Dembélé sv
Ferran Torres 7,5 - Inizia un po' in sordina, con un paio di tocchi sbagliati non da lui. Poi, però, quando vede la porta diventa un killer: prima fulmina Stanek dal limite dell'area piccola, poi conclude un'azione iniziata al limite dell'area sfruttando il pallone di ritorno di Rafinha calando il tris
Ansu Fati 6 - Il talentino del Barcellona cerca con insistenza la rete provandoci in tutti i modi. Vuole la rete e si vede, ma gli fa sempre difetto la mira.
Xavi Hernandez 6,5 - Ormai eliminato dalla Champions League e certo di disputare l'Europa League, sceglie di dare spazio alle seconde linee facendo anche qualche esperimento: Alonso centrale gli riesce, così come la fiducia concessa a Ferran Torres in attacco