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Rennes-Krasnodar 1-1, le pagelle: Camavinga è una gemma, Ramirez regala un punto ai russi

di Luca Chiarini
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Rennes-Krasnodar 1-1
Marcatori: 56' Guirassy, 59' Ramirez

RENNES

Gomis 6 - Rischia su un mezzo pasticcio in chiusura di primo tempo, riuscendo poi a cavarsela con un intervento elementare su un destro debole di Olsson. Nulla da fare sul siluro di Ramirez, imprendibile.

Traoré 6 - Spinge molto sulla destra, specie nel primo tempo, anche se dovrebbe registrare qualcosa nella misura dei suoi traversoni. Paga un eccesso d'irruenza con un cartellino giallo sul calare della prima metà.

Da Silva 6,5 - Il Rennes rischia la beffa nel suo miglior momento del primo tempo, ma lui mette un rammendo prodigioso sulla deviazione a botta sicura di Berg. Un salvataggio che vale un gol. Nessuna noia dopo l'intervallo, fatto salvo il lampo improvviso di Ramirez.

Aguerd 6 - Nel complesso non è protagonista di errori marchiani e tiene a bada i tre davanti del Krasnodar, anche se qualche disattenzione potrebbe costare più cara. Spara a salve nel finale, con il tentativo della disperazione.

Dalbert 6 - L'esperienza italiana è stata formativa a livello di tenuta difensiva, e i frutti si vedono. In propulsione, però, gli manca qualcosa. Troppo prevedibile quando accompagna la manovra. (Dall'81' Truffert s.v.).

Bourigeaud 6 - Prova ad affettare la difesa avversaria con i suoi inserimenti, quando ne ha l'occasione. Procura qualche grattacapo a Safonov, che però se la cava egregiamente. (Dal 69' Tait 5,5 - Due grandi chance, entrambe sprecate).

Nzonzi 6 - Non ruba l'occhio, ma Stephan lo mette in condizione di far fruttare al meglio le sue caratteristiche. Equilibratore del centrocampo, chiude in crescendo dopo un primo tempo un po' in ombra.

Camavinga 6,5 - Una gemma incastonata nel centrocampo rossonero. Il suo è un calcio ballato, quasi una danza ipnotica, dannosa per gli avversari ma non per chi lo ammira. Prende per mano la squadra e imbastisce le occasioni più pericolose: non male, per un 2002. Nel finale cala un po'. (Dall'81' Hunou s.v.).

Del Castillo 5,5 - Lampi isolati, quasi sempre gestiti senza patemi dalla difesa del Krasnodar. Ramirez lo manda fuori giri e con un missile terra-aria timbra l'uno a uno. Una manciata di secondi più tardi Stephan lo richiama in panchina. (Dal 62' Doku 6,5 - Grande impatto del belga, che mette pepe nell'ultima mezz'ora).

Guirassy 6,5 - Sorvegliato a vista da Sorokin, che morde le caviglie come un mastino e non molla di un centimetro. Quindi c'è da indossare l'elmetto: lui ci prova, ma si vede solo a sprazzi fino alla ripresa. Poi fa uno a zero su rigore, anche se nel finale sciupa un'occasione piuttosto ghiotta).

Terrier 6,5 - Nel primo tempo è il meno ispirato del terzetto offensivo: sui ribaltamenti di fronte sbaglia sistematicamente la scelta e fa sfumare occasioni potenzialmente molto interessanti. Nel secondo tempo rinsavisce e guadagna il rigore dopo un bel coast-to-coast.

KRASNODAR

Safonov 7 - Sicuro sul pallone frustato di testa da Bourigeaud, doppio intervento di gran caratura sull'ispirato Camavinga nel primo tempo. Indovina l'angolo sul penalty di Guirassy, ma non basta. Anche se è decisivo con almeno un altro paio di interventi.

Petrov 5,5 - Da una sua fuga sulla destra ha origine l'occasionissima per Berg. Poi poco altro, anche perché su quella corsia è bloccato. Esce per infortunio, visibilmente dolorante: auguri a lui. (Dal 73' Suleymanov 6 - Si mette al servizio della squadra).

Kaio 6 - Al di là di qualche lettura non impeccabile mantiene la concentrazione e non fa crollare il castello. Sorokin, se si esclude la leggerezza sul penalty, è un riferimento sicuro sul quale fare affidamento.

Sorokin 5,5 - Un primo tempo da professione della difesa: monta la guardia e non sbaglia un intervento. Poi però macchia l'immacolato bilancio di serata con il fallo da rigore su Terrier.

Chernov 6 - Bada al sodo, senza perdersi in barocchismi inconcludenti. Ed è un'attitudine che paga: Traoré è uno stantuffo, ma con i suoi mezzi lo disinnesca il più delle volte.

Olsson 6 - Camavinga lo fa ammattire nel primo quarto d'ora: gli tocca abbatterlo e rimedia un giallo che lo condiziona inevitabilmente. Anche se trova il modo di riassestarsi e di regalare qualche giocata di qualità.

Vilhena 5,5 - Sembra trascorsa un'era geologica da quando si vociferava fosse finito nel mirino dell'Inter. Oggi dà più sostanza che qualità, e quando va velleitariamente in porta i risultati sono tutto fuorché apprezzabili.

Utkin 5,5 - Gara di sacrificio e di lotta, cui non è intenzionato a sottrarsi. Con tutti i suoi limiti, forma un blocco piuttosto solido insieme a Vilhena e Olsson. Manca però un po' di pulizia in transizione. (Dal 72' Gazinski 6 - Combina poco nel finale, ma la squadra pensa più che altro a difendere).

Smolnikov 5,5 - Si sbatte, anche se sembra mancargli quel killer instinct che gli consentirebbe di essere più lucido nell'ultima scelta. E invece cerca sempre la soluzione più scontata, rendendo più prevedibili le offensive russe.

Berg 5 - In mezz'ora non lo si vede, poi avrebbe l'occasione di mettere la firma sul primo storico gol nella fase a gironi del Krasnodar, ma trova sulla sua strada un salvifico Da Silva. Nella ripresa sparisce.

Ramirez 7 - Illumina la sua serata con una singola giocata, di pregevolissima fattura: danza sul pallone, aggira Del Castillo e fulmina Gomis con un sinistro imparabile. È suo il primo storico gol nella fase a gironi di Champions League del Krasnodar.

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Lunedì 20 Maggio 2024
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