Benzema, l'ultimo superstite del super Real costruito nel 2009. Si ammaina l'ultima bandiera
L'addio di Karim Benzema chiude definitivamente un'era, quella del Florentino Pérez-bis. Il presidente del Real Madrid tornava il 1° giugno 2009 dopo aver vinto le elezioni, pronto a investire in maniera massiccia per riportare la squadra a competere ai massimi livelli, soprattutto europei. La campagna acquisti di quell'estate fu una delle più faraoniche mai viste nella storia del calcio: nel giro di pochi giorni arrivano Kakà per 65 milioni, poi Cristiano Ronaldo per 94 e successivamente Benzema dal Lione per 35 milioni. Il francese sarà il terzo in ordine cronologico ad essere presentato ai tifosi e chiaramente il suo acquisto passò in terzo piano dietro due giocatori che avevano vinto un Pallone d'Oro. Per la cronaca Pérez portò al Bernabeu nella stessa sessione di mercato anche Xabi Alonso, Raul Albiol, Alvaro Arbeloa, Esteban Granero, Alvaro Negredo e Joselu. Più Ezequiel Garay, rientrato dal prestito al Racing Santander. Il capitano nonché numero 7 era Raul Gonzalez Blanco, Cristiano Ronaldo è costretto ad accontentarsi della 9. L'allenatore, il cileno Manuel Pellegrini.
Questa è la formazione che è scesa in campo il 29 agosto 2009:
Casillas
Arbeloa
Albiol
Garay
Marcelo
Cristiano Ronaldo
Diarra
Xabi Alonso
Kakà (Guti)
Raul (Granero)
Benzema (Higuain)
Di quella rosa, pochissimi giocano ancora e solo Karim the Dream lo fa ancora col Real Madrid. Almeno fino a stasera. Da domani si chiude un'era.