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Barcellona-Real Madrid 2-1, le pagelle: Raphinha al top. Kessiè, il gol più pesante dell'anno

di Pierpaolo Matrone
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© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com

Risultato finale: Barcellona-Real Madrid 2-1

BARCELLONA

Ter Stegen 6 - Tre parate, nessuna complicata. Ed è esente da colpe sul gol.

Araujo 5,5 - Avvio choc. Subito un tunnel da Vinicius e soprattutto lo sfortunatissimo autogol per l'1-0 Real. Poi gli altri duelli li vince tutti, ma rimane nervoso, frenetico, magari anche per colpa di quella maledetta autorete.

Koundé 6,5 - Intuisce sempre in anticipo le intenzioni degli avversari e ha così il tempo per murare i tentativi dei Blancos.

Christensen 6,5 - Salva il Barça già nel primo tempo e si trasforma anche nel pericolo numero uno per gli avversari sulle palle inattive, sfiorando due volte il gol.

Balde 6,5 - Il suo lato è quello meno sollecitato, se la cava bene. Guadagna mezzo punto nel recupero, confezionando l'assist per il gol decisivo di Kessié.

Sergi Roberto 7 - In fase di non possesso ha un solo pensiero: marcare Camavinga. E quando gli scappa via sono guai. La fortuna è che il Barcellona gioca di più col pallone e lui si butta sempre in area. Un esempio? Il gol dell'1-1, che - scherzano a Barcellona - gli varrà un altro rinnovo, a vita. Dal 77' Kessié 7,5 - E' di diritto l'uomo della partita. Doveva giocare titolare, Xavi invece lo lascia in panchina. Allora entra con quella voglia matta di dimostrare al suo allenatore di essersi sbagliato e decide El Clasico con il gol più pesante dell'anno.

Busquets 6,5 - Tocca una miriade di palloni e li amministra con la sua proverbiale tranquillità, perfino da terra. E' il faro del centrocampo del Barcellona.

De Jong 7 - In un mondo di 'passatori', lui fa il conduttore. E la conduzione è una caratteristica che serve come il pane contro un blocco basso come quello del Real Madrid.

Raphinha 7 - Se uno così ti punta tu puoi soltanto farti il segno della croce. Quando parte largo sono sempre guai per gli avversari, è lui l'uomo che prova a prendere per mano il Barcellona. Dall'83' Ferran Torres s.v.

Lewandowski 7 - Il Real Madrid rimane basso e compatto, ergo i metri a sua disposizione diventano quasi nulli. Allora si mette in versione 'tocco, mi giro e tiro' e anche senza spazi sa come rendersi pericoloso. Ci aggiunge nel finale la giocatona sull'azione del gol del 2-1. Attaccante tanto letale quanto utile al gioco.

Gavi 5 - I microfoni a bordocampo non mentono: "Gavi fai qualcosa!", gli urla Xavi dalla panchina, nel secondo tempo, perché effettivamente fa pochino e sbaglia qualche passaggio di troppo. Dal 90' Ansu Fati s.v.

Xavi 6,5 - Vincerà pure spesso 1-0, ma il Barcellona è una squadra che produce gioco, pressa bene, palleggia parecchio e infastidisce il Real Madrid. Insomma, è una squadra a trazione anteriore e lo dimostra pure nel Clàsico. Stava per perderlo, Kessié glielo fa vincere meritatamente.

REAL MADRID

Courtois 6 - Un'altra partita da miglior portiere del mondo. Un drago, davvero, perché arriva a prendere quasi tutto. Non può nulla sulle reti incassate.

Carvajal 5,5 - Si propone meno del solito davanti e si macchia anche di qualche sbavatura dietro.

Militao 5,5 - Mura più di un tentativo del Real Madrid, poi viene tradito dalla stanchezza nel finale e sbanda nell'azione decisiva della partita, quella del gol di Kessié.

Rudiger 6 - Che siano traversoni morbidi o palloni tesi e bassi, li prende lui, tutti o quasi. Per un tempo giganteggia, poi cala.

Nacho 6 - Dal suo lato c'è un ispirato Raphinha ed è l'uno contro uno più bello della partita. A volte lo vince, altre lo perde. Ma l'attenzione non cala mai. Dall'82' Mendy 5 - Ce l'ha lui la sconfitta sulla coscienza, non accorgendosi che alle sue spalle c'è Kessié quando quest'ultimo decide il match.

Modric 6,5 - Gioca da tuttocampista, a sciorinare calcio su tutte le zolle del Camp Nou. Un secondo prima lo trovi a recuperare palla davanti la difesa, quello dopo è già al limite dell'area di rigore avversaria: è l'uomo in più del Real Madrid. Dal 77' Asensio s.v.

Camavinga 5,5 - Un paio di magie, perché la qualità è parecchia, e poco altro. Dal 76' Tchouameni s.v.

Kroos 5 - Se col pallone è un maestro, quando non ce l'ha, quando c'è da correre all'indietro, fa più fatica. Se poi dal suo lato c'è anche un esterno che è un centrocampista e quindi viene in mezzo al campo (Gavi) il suo aiuto dietro servirebbe di più e stasera non arriva. Dal 62' Rodrygo 5,5 - Si vede e si sente che è in panchina, ma è impreciso negli ultimi venti metri di campo, quelli che più contano.

Valverde 5 - Non è in serata. Un suo pallone svirgolato è già diventato un meme sui social. Quando la nottata è storta, deve solo passare. Ancelotti gli anticipa il sonno richiamandolo in panchina. Dal 77' Ceballos s.v.

Benzema 5,5 - Non è al meglio della condizione fisica e si vede. A tratti pare scomparire dal campo e, quando riappare, sbaglia qualche appoggio di troppo.

Vinicius 7 - Quand'è così ispirato diventa incontenibile. Si esibisce in dribbling, tunnel, sgasate, sterzate. Provoca l'autogol di Araujo. E' sicuramente il migliore dei suoi.

Carlo Ancelotti 5,5 - Aveva azzeccato i cambi, nonostante abbia tolto il centrocampo titolare praticamente tutto insieme, perché quelli della panchina avevano approcciato bene. Paga una disattenzione di Mendy, altrimenti un punto l'avrebbe portato a casa. Ma il Real Madrid non riesce a sfruttare il suo contropiede stasera.

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