Del Grosso a TuttoBari: "Giampaolo un perfezionista, non è un attendista. Pisa? Vincere può essere cruciale"
L'ex difensore biancorosso Alessandro Del Grosso, ex compagno di squadra del nuovo tecnico Giampaolo, ha descritto così l'allenatore in una intervista rilasciata ai nostri microfoni: "Da amico di Federico sono molto contento, si gioca una bella chance per la sua carriera. Può dare qualcosa di suo, è stato sempre un uomo di campo, ora ha l'opportunità per fare vedere quello che sa fare. I tifosi riconoscono l'attaccamento e la voglia di fare, ora più che un tecnico ci vuole qualcuno che vada a lavorare sull'impegno dei calciatori, sulla testa. Anche i giocatori bravi devono applicarsi, essere trainati sia dall'allenatore".
Del Grosso ha proseguito: "Lui non fa vedere molto la sua personalità all'esterno, parla sempre con i toni giusti e si fa capire, ma quando si incazza si fa sentire. È un tecnico perfezionista, che cerca di vedere anche le sfumature, vuole fare sempre risultato. Non è un attendista, forse ora potrebbe cambiare qualcosa vista la situazione, ma anzitutto dev'essere bravo a fare recuperare mentalmente i calciatori, perché è più facile superare i problemi fisici che quelli presenti nella testa".
Da doppio ex della partita fra Bari e Pisa, Del Grosso ha parlato anche del momento dei biancorossi e della prossima gara: "Si è coinvolti in una situazione non bella, la paura di retrocedere o di fare i playout è tanta. In queste situazioni subentra quel fattore adrenalinico e la necessità di fare risultato, l'allenatore deve inculcare la voglia di affrontare sempre l'avversario. A Pisa sono carichi, vincere la sfida di domani potrebbe essere cruciale".
Spazio a un commento sul finale di stagione: "Saranno cinque guerre che bisogna affrontare con il massimo rispetto per l'avversario. Bisogna togliersi la paura di poter sbagliare il passaggio o la convinzione che l'avversario possa essere più forte di te. Giampaolo glielo farà capire. Sinceramente non mi aspettavo una stagione così complicata. Ho visto un po' di partite e spesso la squadra ha perso perché ha commesso alcuni errori, talvolta anche grossolani".