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Olbia, Corda: "Razzismo e scommesse? Fake news". Amelia ribatte: "Saremo ascoltati sui fatti"

di Claudia Marrone

Momenti difficili quelli che si vivono in casa Olbia, perché solo ieri La Repubblica ha parlato di una indagine della Procura Federale a seguito di caso di razzismo, minacce e l'ombra delle scommesse in casa gallurese. Stando a quanto riferiva il quotidiano, la Procura Federale avrebbe ricevuto una PEC da un tesserato, nella quale lo stesso denunciava atti di razzismo nei confronti dei compagni di colore (che sarebbero anche documentati con video e audio) e di minacce a chi si ribellava a tali comportamenti; il tutto, con l'ipotesi che dietro ci sia un giro di scommesse illecite. All'interno della testimonianza, si fa in special modo riferimento a Ninni Corda, a ora tesserato dal club ma presente nell'universo della prima squadra in qualità di consulente della Swiss Pro, a capo del club.

Club che, come si legge in una nota, ha preso "le distanze da qualsiasi accusa di comportamenti illeciti" e si è dichiarata "disponibile per collaborare affinché venga fatta luce su una vicenda grave e inaccettabile per un club internazionale che punta su giocatori e staff provenienti da tutto il mondo"; anche il prima citato Corda si è dichiarato estraneo ai fatti, parlando così all'edizione on line de La Nuova Sardegna: "Sono fake news. Vengo tirato in ballo in questa pagliacciata che si sgonfierà. Razzismo? Scommesse? Per favore, io non sono a conoscenza di episodi di questo tipo e mi risulta che nello spogliatoio ci sia grande armonia".

E sempre sul sito del citato quotidiano sardo, ecco che compaiono anche le dichiarazioni dell'ex tecnico Marco Amelia, che in tanti ritengono l'autore della PEC: "Vi state concentrando sulle cose sbagliate, qua si parte da lontanissimo. Arriverà il momento in cui verremo chiamati per essere ascoltati sui fatti".


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