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Abete apre alle Seconde Squadre in D e nei Dilettanti: "Abbiamo dato la disponibilità"

di Claudia Marrone

Una lunga intervista, quella che il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete ha rilasciato al portale Cronache Di Spogliatoio. Un'intervista che tocca tanti temi, a cominciare dall'importanza anche sociale del panorama dilettantistico: "Siamo il punto di riferimento della grande fetta di coloro che giocano e amano il calcio, e il nostro obiettivo è garantire la sicurezza, l’agonismo e il lato sociale del calcio: può salvare vite e togliere da cattive situazioni. Abbiamo una dimensione piramidale enorme, con grandi differenze al suo interno".

Prosegue: "Ogni anno si giocano 600mila partite, perché sosteniamo il calcio in tutte le sue forme: da quello over 50 e 60 fino al calcio da tavolo. Cerchiamo di portarlo ovunque: abbiamo un progetto insieme all’Ospedale Gaslini di Genova con il reparto oncologico. La nostra responsabilità non è soltanto quella di organizzare i campionati e assicurarne il regolare svolgimento. Interpretiamo il calcio nella sua dimensione: abbiamo avviato un progetto sulla salute mentale, un sostegno psicologico perché dobbiamo preoccuparci anche di come viene vissuto lo sport. La nostra sfida è collegata all’equilibrio che dobbiamo trovare in noi stessi. Nella vita possono esserci momenti negativi: un supporto e una sana attività fisica possono aiutarti a trasformarli in positivi".

La notizia arriva però in conclusione, in merito alle tanto dibattute Seconde Squadre: "Abbiamo dato la disponibilità per avere le seconde squadre anche in D e nei dilettanti. Crediamo che debba esserci continuità sportiva nel bene e nel male. Se i risultati non arrivano, è giusto che sia contemplata la retrocessione dalla C. In Spagna accade. Abbiamo rapporti organici con la Serie C e abbiamo dato apertura a garantire un naturale corso sportivo con promozioni e retrocessioni".


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