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Union Clodiense, Salvi: "Il nostro stadio ci manca. Giocare sempre a Legnago è dura"

di Claudia Marrone

Nel corso della diretta odierna di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto il difensore della neopromossa Union Clodiense Matteo Salvi. Tanti i temi toccati dal calciatore, che ha parlato in primis dell'esilio dal 'Ballarin' in fase di ristrutturazione: "Andare tutte le domeniche a Legnago, a un’ora e mezza di strada, è dura. Credo che tra un mesetto dovremmo tornare a casa, siamo contenti, il nostro stadio ci manca. E non stiamo neppure vivendo un momento facile, ma ce la stiamo mettendo tutta e sono convinto che alla lunga i punti arriveranno"..

Nell’ultima partita, giocata con la Pro Vercelli, il pareggio vi sta un po' stretto?
“Meritavamo la vittoria, ma ci hanno penalizzato l’episodio del rigore e quello del gol regolare che ci è stato annullato. Comunque sia ci prendiamo il punto e ripartiamo da lì, perché a livello di morale ci ha dato parecchio, si sono visti dei passi avanti. Mi è piaciuto tanto l’atteggiamento nostro, sentivo che avremmo segnato. Abbiamo girato palla con pazienza ed è arrivato il pareggio”.

Com’è il tuo rapporto con il mister?
“Sono qui da tre anni, mentre mister Andreucci da quattro: conosce l’ambiente e sa come muoversi, ci dà sempre una mano”.

Quale è stato l’impatto con il campionato e con il professionismo?
“Erano cinquant’anni che l'Union Clodiense non saliva tra i professionisti, quindi per noi ogni partita fa parte di un processo di crescita. Sappiamo che è un campionato difficile e cerchiamo sempre di ripartire ogni domenica, a cominciare dalla prossima sfida contro l'Alcione: giocano bene a calcio e sono organizzati, sarà una bella partita”.”.

Tu hai vissuto anche la Primavera dell’Atalanta, condividendo lo spogliatoio con tanti elementi che ora sono in Serie A. Che esperienza è stata?
“A Bergamo ho imparato tantissimo. Lo spogliatoio che avevamo era pieno di prospetti, gli allenamenti erano sempre ad alta intensità. Quell’anno sono cresciuto veramente tanto”.


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