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Tilli: "Fermana vittima delle situazioni extra campo. Futuro? Arriverà la chance giusta"

di Luca Bargellini

Riccardo Tilli, esterno offensivo classe 2000, dopo l'avventura alla Fermana, si trova adesso svincolato e in cerca di una nuova proposta. Ospite di TMW Radio, all'interno della trasmissione 'A tutta C' ha raccontato come un calciatore vive questa particolare situazione di attesa, dicendo anche la sua sui temi più importanti della terza serie.

Tilli, lei arriva da una stagione alla Fermana, purtroppo conclusa con la retrocessione e con mesi non troppo sereni anche a livello societario. Che annata è stata?
“Innanzitutto nell’ultima stagione non ho giocato come avrei voluto, ho sofferto la situazione a livello societario e non solo. Quando poi le cose non vanno bene fuori dal campo del resto le difficoltà si trasmettono anche a livello calcistico. Sono sicuro che tutte queste situazioni extra calcistiche e le contestazioni dei tifosi incidano molto. A livello di squadra non eravamo neanche così male, solo che ci sono state situazioni molto difficili da gestire”.

Quest’anno il Girone B è il più curioso. Quali pensa che possano essere le squadre di riferimento?
“Sicuramente Ternana e Ascoli, piazze importante che sono retrocesse l’anno scorso. Poi c’è il Perugia che come al solito potrà fare un’ottima figura”.

L’anno scorso aveva affrontato la Juventus Next Gen, che quest’anno è stata spostata invece nel Girone C. È una squadra adatta a misurarsi con le grandi realtà del Sud?
“Secondo me sì, stiamo pur sempre parlando della Juventus. Non avranno problemi e si faranno valere anche nel Girone C; se quei ragazzi sono lì è perché sono validi”.

Nel suo percorso in Serie C ha incrociato dei talenti che la hanno colpito?
“Sì, ci sono veramente tanti giocatori forti in Serie C. Quest’anno per esempio mi sento di sottolineare Lamesta, che è passato dal Rimini al Benevento. Lui mi ha impressionato più di tutti, ma di ragazzi di valore ce ne sono tanti. In Serie C vedo un livello tecnico buono e continuamente in crescita”.

Da calciatore il problema delle infrastrutture esiste allo stesso modo in cui esiste per i tifosi?
“Ci sono piazze con infrastrutture più aggiornate ed altre con un po’ meno mezzi. Io da calciatore non ho sofferto tanto le situazioni legate alla capienza e alle coperture delle tribune, perché in quanto calciatori non ci toccano. Per ciò che è invece legato al gioco sì, soprattutto per ciò che riguarda spogliatoi e palestre”.

Come vive questo momento da svincolato?
“È un periodo abbastanza difficile, non è mai bello essere svincolati. Io e il mio procuratore però siamo fiduciosi, speriamo di chiudere magari qualcosa entro la prossima settimana”.


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