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Pres. Picerno: "Spiace si sia fermato il torneo, ma ci sono cose più importanti da seguire"

di Claudia Marrone

Un video messaggio direttamente dagli Stati Uniti, dove vive, quello del patron del Picerno Donato Curcio. Che per prima cosa ha analizzato la situazione che si vive oltreoceano: "Va male, non è una situazione buona, ma stiamo seguendo il modello dell'Italia. Siamo arrivati a circa seimila infettati, con un centinaio di morti, il virus si sta propagando a una velocità molto sostenuta. Lo stato di New York, quello della California, sono quelli che hanno subito di più, siamo arrivati a un punto in cui gli ospedali sono a piena capacità e si pone pertanto anche questo problema: il Governo e le autorità sanitarie stanno facendo di tutto per bloccare questo maledetto virus, ma non ci sono tempi certi per poter capire quando se ne uscirà. Qua è tutto chiuso, ristoranti, palestre, come in Italia. I mercati finanziari stanno subendo una botta grossa, ma la finanza si riattiverà".

Si va poi al torneo: "Dispiace si sia fermato il campionato, ma ci sono cose più importanti da seguire. Picerno è sempre nel mio cuore, avevamo prenotato un volo per venire ad agosto con tutta la famiglia, anche se io sarei voluto venire prima per assistere a qualche gara di campionato, ma non so se questo potrà accadere, hanno cancellato tutti i voli. Ma ripeto, dobbiamo rimanere a casa, evitare i contatti con la gente".

E conclude: "Il mondo sta combattendo contro un nemico invisibile, il nemico è nascosto, e io voglio fare un appello ai miei compaesani: non facciamo i coraggiosi, seguiamo le linee delle autorità sanitarie e governative. I medici e infermieri sono eroi, lavorano 24 ore al giorno, rispettiamo le loro linee, che ripetono costantemente. Questo è molto importante. Qua si dice che il caldo potrebbe ammazzare il virus, ed effettivamente in Sudamerica dove è estate ci sono pochi infettati, se non quelli che rientravano da altre parti del mondo. Speriamo che tutto passi comunque presto".


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