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Palermo, esordio per Marong. S. Tedesco: "Scoperto in un hotspot. Ha fatto sacrifici enormi"

di Tommaso Maschio

Un esordio da stropicciarsi gli occhi. Nell’ultimo turno di Serie C Bubacarr Marong ha giocato la sua prima gara con la maglia del Palermo attirando le attenzioni di tifosi e addetti ai lavori per le sue qualità e uno stile di gioco che ricorda quello del partenopeo Kalidou Koulibaly. Una prestazione che potrebbe aprire nuove possibilità, dopo quasi due anni di inattività, al centrale classe 2000 che venne scoperto nel centro d’accoglienza di Villagrazia di Carini nel 2016 da Salvatore Tedesco, fratello di Giacomo e Giovanni entrambi ex rosanero, che dalle colonne del Giornale di Sicilia ha raccontato così come ha incontrato il giovane difensore gambiano: “Lavoravo in questa struttura e c’era un campetto di tennis, un po’ abbandonato a dir la verità, ma lo abbiamo trasformato in un campo di calcetto, in cemento. I ragazzi presenti, ovviamente, volevano giocare. Buba era uno dei migliori, si vedeva che aveva qualcosa di diverso. Lo portai da mio fratello Giacomo, ma solo per farlo allenare perché non poteva essere tesserato. Poi venne con me al Ribolla, ne ha fatti di sacrifici. È un ragazzo eccezionale, la gente non ha idea di cosa abbia dovuto passare per arrivare in Libia, lavorando notte e giorno con il papà morto. Ricordo ancora quando è arrivato, sono cose che restano dentro”.


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