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Le big di Serie C in crisi. Ascoli, rosa di livello ma niente risultati. Serve una scossa, ora

di Luca Bargellini

Al netto del fatto che il passaggio societario non sia avvenuto, le chiacchiere attorno al futuro dell'Ascoli hanno inciso su quella che è la stagione di Serie C attuale. Una stagione che, in quanto formazione fresca di retrocessione, avrebbe dovuto vedere i bianconeri nel ruolo di 'contender' per il ritorno in cadetteria.

Anche perché prendendo come spunto il valore economico della rosa marchigiana pubblicato dal sito specializzato Transfermarkt, il collettivo del patron Massimo Pulcinelli si attesta al 3° posto, dietro solo a Milan Futuro (che però annovera delle valutazioni sui singoli calciatori 'maggiorate' in virtù dell'utilizzo di alcuni elementi in prima squadra) e Ternana.

La realtà dei fatti, però racconta di un Ascoli che ha cambiato tecnico, passando da Massimo Carrera a Domenico Di Carlo, con l'intermezzo di Cristian Ledesma, senza però dare la sensazione che qualcosa sia realmente cambiato. La vittoria manca da un mese e se i gol messi a segni possono essere considerati sufficienti (con grande merito che va a Simone Corazza già a quota 6), lo stesso non si può dire per la tenuta difensiva che è la terza peggiore del Girone B.

Difficile, dunque, capire cosa attendersi dal futuro prossimo. Anche perché nel weeekend in arrivo è in programma il match interno contro il Perugia, altra squadra alla ricerca di un'identità, ma con una nuova proprietà già al timone.

"Ci vedremo presto sul carro dei vincenti, resilienza sempre" ha scritto ieri sui social Pulcinelli in risposta alle contestazioni di alcuni tifosi bianconeri.

Possibile che accada, ma serve una scossa.


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