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Di Natale: "In panchina mi diverto da pazzi. Carrarese? Qui non mi manca davvero nulla"

di Luca Bargellini

Antonio Di Natale, tecnico della Carrarese, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de LaCasadiC.com: "In panchina non mi fermo un attimo, un po’ come quando giocavo. Penso e cammino, cammino e penso. Cerco di farmi sentire, soprattutto con gli attaccanti (ride). E pensare che non mi ispirava neppure fare l’allenatore fino a qualche anno fa. Poi l’incontro a La Spezia con Pasquale Marino mi ha fatto scattare la scintilla. Dico la verità, non c’è confronto tra fare l’allenatore e fare il calciatore. E’ il triplo più difficile. Lì devi pensare a te stesso, nel mio caso a buttarla dentro, qui invece il discorso è inverso, a cosa non devi non pensare!? Però ti dico, quando vado in panchina, mi diverto da pazzi. E’ una sensazione bellissima. Perché Carrara? Per cominciare meglio una casa più piccola. E’ inutile andare ad abitare in un palazzo di dieci piani se poi le fondamenta non sono solide. Prima o poi, viene giù tutto. Questa è una casetta simpatica, non mi manca davvero nulla. C’è una tifoseria bellissima, appassionata, il presidente è una persona molto seria e con la società c’è un’ottima sintonia. Sto davvero bene”.


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