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Catania, Furlan sul taglio degli stipendi: "Non si può dire che sia giusto o doveroso farlo"

di Luca Bargellini

Attraverso un video pubblicato attraverso il proprio profilo Instagram Jacopo Furlan, portiere del Catania, ha voluto dire la sua sulla questione del taglio degli stipendi dei calciatori: “Parto da una base. I calciatori, in tutte le categorie, veniamo pagati da dei privati che investono delle loro risorse in uno sport. Quando si va a toccare pubblicamente i giocatori, come privilegiati etc, bisogna sempre ricordarsi che la Serie A è un mondo, la B un altro e la C un altro ancora. Chi come me gioca in una piazza blasonata è possibile che guadagni qualcosa in più rispetto ad altri, questo è vero, ma potremmo comunque avere delle spese da sostenere o aver deciso di fare degli investimenti perché la nostra è una delle categorie più precarie al mondo dove se hai fortuna hai due anni di contratto. Sento polemiche sul fatto che un calciatore possa guadagnare diecimila euro al mese e un ricercatore solo 1500. Anche a me non va bene che un ricercatore possa essere pagato così ma non dipende da me e non mi va che venga puntato il dito contro di noi. Spetta allo stato trovare soluzioni e non trovo giusto che non si debba pagare noi come categoria. Se in Serie A vogliono ridursi lo stipendio ben venga perché se lo possono permettere, ma non si può dire che sia giusto o doveroso che lo facciano. L’opinione pubblica non si può permettere di dire che lo sia”.

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È ora di finirla con sta storia dei calciatori.

Un post condiviso da Furlan Jacopo (@jacofurlan1) in data: 2 Apr 2020 alle ore 6:19 PDT


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