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Trapani, Petroni jr sulla messa in mora del club: "Non mi aspettavo questo gesto"

di Claudia Marrone

Non pare esserci pace per il Trapani, non solo per il penultimo posto in classifica e una retrocessione che non è poi così un miraggio, ma anche per quanto concerne le vicende societarie. Ieri, alla vigilia della gara contro il Pisa, il club è stato messo in mora dalla squadra, che non riceve stipendi dal mese di marzo.

In merito a questo, come riferisce trapanigranata.it riprendendo il Giornale di Sicilia, è intervenuto Lorenzo Petroni, figlio del patron granata Fabio e ora consigliere delegato all’area sportiva: "Io vorrei che si sapesse che la scadenza del 15 luglio è stata rispettata e che sono stati pagati i dipendenti fino a maggio. La squadra ha ricevuto la mensilità di marzo e riceverà maggio entro fine luglio. La mensilità di aprile, al contrario di tante società, è stata spostata e non è stata fatta rinuncia. È per questo che non mi aspettavo un gesto come quello della messa in mora, proprio un giorno prima della partita. La prossima settimana parlerò con la squadra per capire il perché e chiudere positivamente questa storia ma ora dobbiamo pensare solo alla partita".


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