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Sampdoria, Accardi: "Mercato non semplice, ma la nostra è una proprietà solida"

di Daniel Uccellieri

Pietro Accardi, direttore dell'area tecnica della Sampdoria, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Il dirigente dei blucerchiati parla anche del mercato della Samp, una sessione complicata visti i paletti imposti dalla FIGC:

Quanto conta avere davanti due attaccanti come Coda e Tutino?
"Come dice sempre Galliani, gli attaccanti vanno presi con l’almanacco: i gol li fanno sempre gli stessi. Loro sono una certezza, ma conta quanto riusciranno a fare giocando di squadra".

Non è stato un mercato semplice, con i vincoli imposti dalla FIGC...
"No, non è stato affatto semplice. Sapevo che sarebbe stato difficile, ma una volta dentro ho capito meglio le sfide che ci aspettavano. Le difficoltà, però, rappresentano un’opportunità: l'importante è l'atteggiamento con cui le affronti. Avevamo le idee chiare e abbiamo risolto tutto, lavorando per gradi".

Alcune società si sono lamentate, dicendo che non avete rispettato i paletti.
"Se le operazioni sono andate in porto, è perché abbiamo agito secondo le regole. Altrimenti, non avremmo potuto tesserare nessun giocatore."

Gli obblighi di riscatto nei primi mesi del 2025 saranno comunque un impegno importante...
"È tutto calcolato. In futuro avremo anche le entrate da alcune cessioni".

Il futuro della Sampdoria dipenderà dalla promozione in Serie A?
"No, la nostra proprietà è solida e ha già investito quasi 70 milioni da quando è arrivata. Vuole continuare a investire e tutto è già pianificato. Ovviamente sentiamo la responsabilità del traguardo e ci impegniamo al massimo"


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