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Riparte la B, Livorno, Filippini: "Emotivamente diviso a metà. Prime quattro gare per sperare"

di Luca Bargellini

Sarà il Cittadella il primo avversario del Livorno in campionato dopo il lockdown nato a causa della pandemia di Covid-19. Antonio Filippi, tecnico degli amaranto, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della gara di domani al 'Picchi'. Iniziando dalla tragedia personale che lo ha colpito con la scomparsa della madre proprio a causa del Coronavirus: "Sicuramente il mio entusiasmo non è quello che poteva essere - spiega l'allenatore -. Da un lato ho perso mi madre a causa di questo maledetto virus e sono tristissimo. Anche il mondo del calcio in questa situazione è diverso. Dall'altro essere sulla panchina del Livorno mi rende felice. Questa è una mia seconda casa e sono contento di esordire in B con l'amaranto".

Filippini poi entra nel dettaglio della condizione della squadra e dei temi del match: "La forma fisica non è al top per tutti, ma la troveremo strada facendo. Dovranno essere le motivazioni a fare la differenza. Non ho ancora deciso chi giocherà dal primo minuto. Domani mattina faremo l'ultima rifinitura e preferisco avere tutti pronti e sulla corda fino all'ultimo momento. Non sarà importante giocare con tanti attaccanti per vincere, fondamentale è l'equilibrio della squadra".

Spazio, infine, ad un'analisi di che campionato sarà quello post lockdown: "Abbiamo dieci partite per recuperare la nostra classifica. Sarà un campionato simile ad un Mondiale. Per noi le prime quattro partite saranno il girone di qualificazione. Il nostro dovere è quello di fare più punti possibile e qualificarci alla fase successiva".


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