.

Parma, Balogh si prepara alla Serie A: "Non vedo l'ora di giocare allo Juventus Staidum"

di Luca Bargellini

Dopo la fantastica cavalcata con indosso la maglia del Parma, conclusa con il ritorno in Serie A, per Botond Balogh adesso è il momento di pensare ad Euro2024 con la maglia della sua Ungheria. Attraverso, però, i microfoni di Nemzeti Sport il difensore dei ducali ha potuto ripercorrere il suo cammino nel nostro paese: "Fin dal primo momento ho avuto un'impressione molto positiva delle città italiane, degli italiani, perché ci hanno accolto molto bene, non ci guardavano affatto dall'alto in basso, o non ci guardavano come stranieri, ma tutti sono stati disponibili. Mi è subito piaciuta molto anche la cucina italiana, quando ero ancora in Ungheria mi piaceva già andare nei ristoranti italiani, ma ora non posso esagerare".

I primi mesi di ambientamento, abituandosi al calcio italiano: "Sentivo che i giocatori ungheresi erano migliori individualmente, ma la mentalità di come si allenavano qui in ogni sessione di allenamento è stata la differenza più grande, e penso che sia lì che sono migliorato di più. Dal punto di vista tattico ho imparato molto fin dall'inizio, perché in Ungheria non curavamo questo aspetto".

Sui primi calci e sul sogno Juventus: "Quando ero piccolo e ho iniziato a giocare a calcio, dicevo a tutti che un giorno avrei giocato a calcio per la Juventus. Ero già in rosa quando abbiamo affrontato la Juventus, è stata già un'esperienza molto surreale, quindi sono fiducioso che potrò giocare contro di loro l'anno prossimo".

I tanti infortuni muscolari nella prima stagione in Serie B e la nuova dieta: "All'inizio di quella stagione mi sono strappato il muscolo della coscia, il che mi ha costretto a saltare un mese e mezzo o due. Quando sono tornato, è passato un mese e mi sono strappato il muscolo della coscia nell'altra gamba, rimanendo fuori quasi due mesi e mezzo. Poi sono tornato di nuovo, ho iniziato ad allenarmi, ma di nuovo ho avuto un problema muscolare alla coscia. Non era una situazione normale, sapevo di allenarmi, mangiare e riposare come un professionista, quindi abbiamo fatto molte ricerche e abbiamo fatto un test di intolleranza alimentare, da allora seguo una dieta specifica dove sono esclusi certi alimenti".


Altre notizie