Mantova, Festa: "Bilancio positivo, ma serve equilibrio. Critiche? Mi scivolano addosso"

“Le critiche a 20 anni qualche cicatrice la lasciavano, a 32 anni ho maturato l’esperienza per separare quelle costruttive da quelle negative che mi scivolano addosso. Quando sbaglio mi assumo le mie responsabilità, ma non posso farmi condizionare dalle critiche. Farei del male a me stesso e alla squadra”. Il portiere Marco Festa parla così a La Voce di Mantova rispondendo alle critiche mosse dai tifosi per alcune sue prestazioni non all’altezza: “Cesena? Non è vero che ho aspettato troppo per rinviare la palla. Semplicemente non ho visto Kargbo arrivare, e così mi ha soffiato la palla. - prosegue ancora Festa – La costruzione dal basso comporta rischi, ma sono calcolati e lavoriamo ogni giorno per limitarli. Il Mantova ha un’impronta ben definita e noi siamo convinti che questo modo di giocare darà tanto alla squadra”.

Festa poi parla del pareggio ottenuto a Brescia: “Ci ha lasciato tante certezze, abbiamo disputato una grandissima partita e c’è la soddisfazione di aver tenuto testa a una big, ma anche il rimpianto di non aver ottenuto qualcosa di più. Penso che i risultati influenzino troppo i giudizi, finora ci siamo espressi bene sia in cada sia fuori, poi può succedere che gli episodi negativi ci abbiano penalizzato più in trasferta, ma non è un problema di personalità. - continua Festa – Credo sia presto per parlare di ‘tabù trasferta’ o si rischia di provocare un blocco psicologico. Niente drammi, serve equilibrio”.

Infine il portiere traccia un bilancio di queste prime giornate: “Direi che il nostro cammino è più che positivo, siamo una neopromossa e l’obiettivo è la salvezza. Abbiamo raccolto tanti punti e giocato buone partite. - conclude Festa – Questo è un campionato difficile ed equilibrato. La Juve Stabia sembrava in difficoltà e poi ha battuto il Pisa capolista. Si può davvero vincere o perdere con tutte, per questo il segreto è stare sul pezzo ed essere equilibrati a ogni livello”.