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Ladinetti: "Mancata convocazione del Cagliari è stato il segnale che non credevano in me"

di Andrea Piras

Riccardo Ladinetti ha parlato ai taccuini dell'edizione odierna de L'Unione Sarda della risoluzione con il Cagliari: "Ogni società fa le sue scelte, ma la mancata convocazione del Cagliari è stato il segnale che non credevano in me, perché mi veniva tolta anche la possibilità di farmi valutare dall’allenatore. Per me è stata una decisione non rispettosa e di cui sono venuto a conoscenza vedendo la lista dei convocati dai miei compagni. Non ho ricevuto neanche una chiamata per avvisarmi o qualcuno che mi spiegasse il motivo, che ancora mi è ignoto. Spiegazioni? Al mio agente è stato detto che la decisione era già stata presa e che il Cagliari voleva ridurmi l’ingaggio e mandarmi in Serie C. Il rapporto era ormai rotto, ci siamo rifiutati di accettare una decisione unilaterale e non condivisa. Meglio dividersi, senza polemiche. Cagliari è la mia vita. Non devo dimostrare niente a nessuno se non a me stesso, né prendermi rivincite. Ognuno prende liberamente le proprie scelte e se ne assume le conseguenze".


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