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Iachini: "A Bari perché si può progettare, ho rifiutato la A. Lecco? Da affrontare come l'Inter"

di Tommaso Maschio

Il neo allenatore del Bari Beppe Iachini ha parlato questa mattina in conferenza stampa presentandosi alla nuova piazza a cui si sente legato anche per via di suo nonno che era originario della città pugliese: “Ringrazio il presidente perché ha insistito tanto e lo stesso Polito che mi voleva in questo progetto. Ho accettato con entusiasmo per due motivi, questa è una piazza in cui si può programmare un percorso da Serie A con l’aiuto della città e della nostra gente, e l’altro perché mio nonno è di Bari anche se poi si trasferì ad Ascoli, ma fin da piccolo mi diceva forza Bari. Mi auguro che tutto vada per il meglio. - continua Iachini parlando delle esperienze simili vissute in carriera – Di simile non c’è molto e voglio aspettare prima di parlare. A Brescia e Genova sono subentrato a fine autunno e abbiamo vinto il campionato, mentre non mi è mai capitato di arrivare a febbraio. Dobbiamo gettare le basi per dare un progetto tecnico e tattico e sviluppare quello che stiamo facendo cercando di far crescere questa squadra e questi ragazzi”.

Spazio poi alla squadra e alle prime sensazioni dopo il suo arrivo: “Abbiamo messo concetti nuovi in questi giorni e stiamo lavorando sul 3-5-2, ma poi sarà il campo a dire cosa fare come successo a Palermo quando facemmo il record di punti. I ragazzi li ho visti un po' abbattuti e questo fa capire quale sia lo spirito con cui bisogna affrontare gli allenamenti. Stiamo iniziando a scalare la montagna, ci saranno momento dove andremo a fare delle cose e altri in cui ne faremo altre, lavorando per avere una squadra mia che ragioni come me. - continua Iachini – Nel calcio conta l’efficacia, essere una squadra vera e mi auguro di vedere alcune cose già dalla partita di domani. I ragazzi in campo devono mettere quelle che sono le loro certezze, la loro passione e io sto insistendo su questi aspetti. Vincere 2-3 gare di fila in Serie A è difficile, mentre in Serie B, una volta che sei inquadrato, è più semplice e noi dobbiamo cercare di arrivare a questo. Lecco? Non dobbiamo pensare che sia una squadra semplice da affrontare, hanno cambiato tanto a gennaio inserendo in rosa giocatori di qualità. Andrà affrontato con grande attenzione, pensando di giocare contro l’Inter”.

Infine qualche retroscena di mercato con alcune offerte dalla Serie A rifiutare: “Avevo alcune richieste da parte di squadre in lotta per salvarsi, ma non ci credevo e non vedevo le competenze necessarie né amalgama con dirigenza e società. Ho poi avuto offerte dalla Serie B e non le ho accettate, aspettavo una piazza come Bari e sono convinto che qui si possa costruire”.

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