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Da Xabi Alonso a Vivarini, i modelli di Nesta: "Mi piace costruire dal basso e dominare il gioco"

di Tommaso Maschio

“A me piace costruire dal basso, dominare il gioco, sono un ex difensore, ma ho sempre lavorato di più sulla fase offensiva. Dobbiamo migliorare nell’approccio, prendiamo troppi gol all’inizio dei tempi. E vanno migliorate alcune situazioni difensive”.

Così Alessandro Nesta, tecnico della Reggiana, parla delle sue idee tattiche che sta cercando di portare avanti anche in Emilia per raggiungere la salvezza: “Se siamo tutti possiamo dare fastidio a tanti e salvarci. Abbiamo una buona identità, la strada è giusta. - continua Nesta a La Gazzetta dello Sport - Progetto lungo? Il calcio va avanti di settimana in settimana, come si fa a parlare di anni? Però qui tutto sta crescendo, si sta bene”.

Spazio poi al periodo senza allenare, durato un anno e mezzo, in cui ha studiato tanto: “Studio tutto, è interessante il Leverkusen di Xabi Alonso, poi De Zerbi, o il Nizza di Farioli. O il coraggio del piccolo Girona. In questa stagione di Serie B mi ha stupito Vivarini, l’ho conosciuto a Coverciano e mi ha colpito la sua idea di calcio. L’ho battuto a Santo Stefano, ma è dai tempi dell’Empoli di Andreazzoli che non vedevo una squadra così in B. - continua Nesta parlando di una possibile nuova avventura all’estero – Si impara tanto andando fuori, l’Italia non è più la culla del calcio anche se è casa mia. Ma il mondo è grande e poi è fondamentale conoscere le lingue visti i tanti calciatori stranieri che ci sono nelle varie rose”.


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