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Cremonese, Stroppa: "Fiducia della proprietà fondamentale. Coda? Non è detto che non torni"

di Tommaso Maschio

“Essere arrivati a giocarci la stagione così è stato un grande risultato. Eravamo in tanti a voler vincere, non ci siamo riusciti, è inutile recriminare. Il Venezia ha fatto la finale alla grande, il Parma e il Como sono arrivati davanti e sono stati bravi”. Il tecnico della Cremonese Giovanni Stroppa in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport torna sulla mancata promozione in Serie A con un unico rammarico: “L’unica mia recriminazione è non aver fatto gol nella finale, meritavamo qualcosa in più per il gioco proposto. Forse avremmo dovuto tenerci qualche gol fatto al Catanzaro e farlo contro il Venezia”.

Spazio poi alla conferma sulla panchina grigiorossa: “In maniera presuntuosa lo davo per scontato. Avevo già il contratto, ci sarei rimasto male, però il messaggio della proprietà è stato importante dopo una sconfitta così. La fiducia della proprietà è stata fondamentale e mi ha fatto enorme piacere. - prosegue Stroppa – Coda? E non è detto che non torni. Con me batterà il record di gol in B,. ne mancano 8 per arrivare a 135, qui ce la farà di sicuro”.

Il tecnico si sofferma poi sul prossimo campionato: “Trovo analogie fra il Catanzato e il Mantova, Possanzini mi piace molto e anche Calabro e Pagliuca comunque hanno ottime idee. Chi sta nascendo bene? Posso dire il Palermo, ma è presto per i giudizi. L’importante è smaltire bene il passato”.


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