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Cremonese, Parigini: "Non siamo sereni. Taglio stipendi? Se serve, sono disposto"

di Claudia Marrone

Ospite di Sportitalia, l'attaccante della Cremonese Vittorio Parigini ha parlato del momento che sta vivendo l'Italia. Con Cremona che è stata l'epicentro del caos: "Ci ha mandato oggi un messaggio il nostro team manager, gli allenamenti sono sospesi fino al 3 aprile, dovremmo a regolare riprendere il 4, ma vedremo l'evolversi della situazione. Cremona è stata una delle prime città colpite, mi ha spaventato molto vedere come il virus si è espanso in poco tempo, non è una bella situazione e non la vivo serenamente, ma spero sempre che si possa presto tornare alla normalità. Non è facile adattarsi a questa situazione, viviamo alla giornata facendo quello che fanno tutti, cucino, porto in giro il cane ma solo 10 minuti e mi alleno: la società ci ha mandato dei video di allenamento, ci adattiamo perché non abbiamo tutti i mezzi che ci sono al campo".

Una sola nota al calcio giocato: "Io qua sono venuto per venire a giocare, spero vivamente che quando si ritornerà a giocare potrà contribuire a salvare la squadra per poi approdare in A. Siamo un grande gruppo, ragazzi umili, ci siamo uniti ancora di più: i mezzi per salvarci li abbiamo".

E conclude, con uno degli argomenti del giorno, il taglio degli stipendi di calciatori e allenatori: "Sul taglio degli stipendi mi importa perché è il nostro lavoro, ma se c'è da dare una mano al nostro paese sono disposto anche a tagliarmi lo stipendio".


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