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Cremonese, Bianchetti: "Vincere ai playoff è più emozionante che vincere il campionato"

di Claudia Marrone

Prosegue la preparazione della Cremonese in vista della semifinale playoff, che la prossima settimana contrapporrà i grigiorossi alla vincente di Catanzaro-Brescia, e prima della seduta, come fanno sapere i canali ufficiale del club, è intervenuto il difensore grigiorosso Matteo Bianchetti: "Si riparte da zero, con il solo vantaggio del doppio risultato in semifinale. Abbiamo fatto una mini preparazione, ora ci aspetta una settimana tipo prima di capire chi affronteremo. C’è tanto entusiasmo, abbiamo smaltito la delusione per il mancato secondo posto e siamo carichissimi. Adesso ci siamo allenati su noi stessi, spingendo tanto. Prepareremo la partita sotto questo aspetto, consapevoli di avere un nostro gioco e la nostra identità, e poi lavoreremo in base all’avversario che ci aspetta. Brescia e Catanzaro sono due squadre ostiche: una per il suo gioco offensivo, l’altra per l’abilità in ripartenza e una difesa alla quale è difficile segnare".

Prosegue quindi: "Sicuramente noi più grandi cerchiamo di infondere tranquillità e semplicemente continuare a giocare come fatto nelle ultime partite, ritrovando la spensieratezza che forse ci è mancata nel periodo di difficoltà. I playoff li devi vivere al massimo, con tutto l’ambiente: per esempio, la partita più emozionante della mia carriera è stata la finale vinta nel 2019. Conquistare un campionato è bellissimo, ma fare un percorso ai playoff in cui ti giochi tutto in cosi poche partite, e poi arrivi alla fine con tutta la piazza e la città che ti trascina è stata una bellissima esperienza, che spero di rivivere quest’anno. Ho avuto un calo fisico a inizio gennaio ma piano piano mi sono ripreso, sento la fiducia del mister e questo aiuta tanto. Mi sento anche coinvolto dai miei compagni e spero di dare una mano anche a loro nell’affrontare i playoff".

E proprio sugli spareggi: "Ai playoff si azzera un po’ tutto: il Palermo non verrà da grandi risultati, ma andare a giocare davanti a 30-40mila persone in gara secca diventa complicato e in più fino a qualche mese fa erano in piena lotta per la promozione. La Sampdoria ha giocatori forti ed è trascinata da una grande piazza, lo stesso Brescia ha dei punti di forza… La favorita può essere il Venezia che ha due risultati su tre dalla sua parte, ma ogni squadra ha grandi valori che la caratterizzano e dovremo saper sfruttare i loro punti deboli".

In conclusione, spostandosi alla Serie A e alla finale di Coppa Italia vinta dalla Juventus, si sofferma sul fatto che le gare secche possono anche veder vincere chi appare meno in forma: "L’Atalanta veniva da un momento di euforia per le finali raggiunte, ma in partite secche conta l’esperienza e un errore può essere determinante nella dinamica della partita. La Juventus è stata brava a costruire la vittoria dopo essere andata in vantaggio presto e l’Atalanta ha faticato a trovare la forma mostrata negli ultimi impegni. In più quando si gioca così tanto in periodi ristretti è impensabile giocare con il solito undici, ogni elemento della rosa può rivelarsi importante e decisivo”.


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