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Cittadella, Cassano: "Avevo più richieste all'estero che in Italia. Qui la piazza giusta"

di Tommaso Maschio

"Avevo richieste più dall’estero che dall’Italia. Con il direttore Marchetti ero in contatto da un mese, prima di firmare il trasferimento. Sono qui da una manciata di giorni, ma subito i miei nuovi compagni mi hanno accolto bene, facendomi sentire già parte del gruppo". Il neo acquisto del Cittadella Claudio Cassano parla così a Il Gazzettino del suo arrivo nel club veneto svelando di aver avuto l'opportunità di lasciare l'Italia dopo l'esperienza nelle giovanili della Roma.

Il jolly d'attacco, può occupare tutti i ruoli di un tridente, classe 2003 spiega poi il motivo per cui la scelta è caduta sul Cittadella soffermandosi anche sulle differenze fra calcio giovanile e professionistico: "Il calcio giovanile è molto diverso da quello dei grandi, cambiano il ritmo e tante altre cose, ma sono sicuro di poter fare bene a Cittadella, è il posto giusto per crescere, una piazza tranquilla a misura di giovane. La Roma ha fatto altre scelte, non ha molto creduto in me alla fine: adesso penso solo al Cittadella. - conclude Cassano - Gorini mi ha detto di rimanere tranquillo e di fare quello che è nelle mie corde, la giocata, l’uno contro uno. Il modo di stare in campo della squadra mi piace, mi trovo a mio agio".


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