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Cagliari, Muzzi: "Joao Pedro? A ora è molto motivato. Vedremo come andrà il mercato"

di Claudia Marrone

Giornata di conferenza in casa Cagliari, con il nuovo Club Manager Roberto Muzzi che ha parlato alla stampa.
Ecco le sue parole: "E' un'emozione forte esser tornato qui, e se ho fatto questa scelta è per l'amore che ho verso il Cagliari, per patron Giulini che mi ha voluto fortemente per ricoprire questo nuovo ruolo, che mi vedrà stare molto vicino a Capozucca, uomo dalla tanta esperienza e dalla voglia di riscatto. Dobbiamo ripartire con umiltà, lavorando tanto con dedizione e parlando poco: siamo retrocessi tutti lo scorso anno, ma abbiamo tutti voglia di costruire ora qualcosa di importante. Io qua sono cresciuto come uomo e come giocatore, tornarci dopo 23 anni è bellissimo, però non posso parlare di cosa è stato la scorsa stagione: la rosa aveva ottimi giocatori, ma le sfaccettature sono tante. E' chiaro che son molto amareggiato, da tifoso, ma ora che sono dentro il club spero di riportare la tifoseria a credere nel gruppo e nella ricostruzione del tutto. Del resto, i tifosi sono da sempre vicini alla squadra e ai colori rossoblù".

Andando poi sulle note più tecniche: "Joao Pedro? Di mercato non voglio parlare, di questo se ne occupa Stefano, di sicuro sappiamo che lui è un giocatore importante per noi, ma vediamo come va il mercato, trovando una soluzione congeniale a tutti: per il momento lo vedo molto motivato, è partito a mille. Però, ripeto, di mercato non mi occupo io, e non vorrei parlare neppure dei singoli, anche se mi chiedete di Pavoletti: è un ottimo attaccante, che ha voglia di restare e può farci comodo. L'unica cosa che dico, è che sceglieremo giocatori che sputano sangue per questa maglia. Liverani? Abbiamo un ottimo rapporto, ci stimiamo a vicenda".

Una nota alla sua carriera: "Devo migliorarmi e crescere, se ho scelto di fare il club manager è perché voglio continuare a fare questo in futuro. E spero di farlo nel Cagliari, qui ci metterò sempre cuore e passione".

Nota conclusiva sul campionato: "La B è un campionato ostico, ci sono almeno 10 squadre che puntano alla A, e noi dovremmo farci trovare pronti anche perché quando le altre affrontano il Cagliari ci mettono sempre quel qualcosa in più. Dobbiamo ricordarcelo".


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