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Zirkzee non lo sapeva, ma la mitraglia al Franchi non porta bene. Il precedente Tevez

di Dimitri Conti

C’è stato un momento di Fiorentina-Bologna in cui la tensione è schizzata alle stelle. Minuto 32, i rossoblù pareggiano l’iniziale vantaggio di Bonaventura grazie al calcio di rigore trasformato da Joshua Zirkzee. Esultando, il centravanti olandese mima la mitraglia come fa spesso, gesto che però fu di Batistuta ed è stato preso come un affronto diretto da parte del pubblico di casa, che ha riversato sul calciatore - nonostante il suo tentativo di scuse - una pioggia di fischi e un trattamento di (ir)riguardo in ogni occasione possibile da lì in avanti.

D’altronde Zirkzee probabilmente neanche lo sapeva, ma quel gesto al Franchi aveva un precedente recente ben preciso, che ha da poco festeggiato i dieci anni di esistenza: 20 ottobre 2013, la Fiorentina va sotto con la Juventus, l’autore del vantaggio Carlos Tevez sbeffeggia i presenti smitragliando “alla Batistuta” (lui, argentino, sì che lo sapeva invece). Alla fine la Viola di Montella tornerà in gara e metterà in piedi una rimonta fino al 4-2 che ha un posto speciale nella storia dei migliori ricordi recenti a tinte viola. Il presagio, di fatto, si è riversato nella realtà e si è fatto concreto.

Nel post-partita, comunque, il tecnico bolognese Thiago Motta ha voluto chiarire in conferenza stampa cos’è successo: "Joshua è un ragazzo per bene, non voleva provocare. Ha chiesto anche scusa ai colleghi sul campo". Un'incomprensione, perciò, nulla di volontario. Nolente, Zirkzee ha forse riallineato gli astri del calcio a proprio sfavore. Ma questo vale giusto per i superstiziosi del gioco.


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