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Zeman: "Senza tifosi non ha senso ripartire. Io? Ho smesso di fumare"

di Pietro Lazzerini

Zdenek Zeman, allenatore che ha fatto la storia del nostro campionato, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dopo aver compiuto 73 anni: "Per me si dovrebbe ripartire solo quando tutto diventa chiaro e oggi non lo è. Non deciderà il governo quando ripartire, ma il virus. Per me non ha senso riprendere. Da tempo conta di più il business di tutto il resto, ma giocare senza pubblico per me non ha senso. Neanche a settembre". Poi parlando del taglio degli stipendi: "Penso che sia giusto. Ho letto che alcuni giocatori si sentono sfruttati: penso che questo lavoro dovrebbe essere fatto con più amore, mentre in molti guardano solo ai soldi". Sulla ripartenza condizionata dalla quarantena in caso di nuovi contagi: "E' un'utopia pensare che con tanta gente impegnata nessuno venga contagiato. Il calcio è uno sport di contatto, non si può stare a un metro di distanza e con la mascherina come nella vita quotidiana". Infine, a proposito di una delle sue caratteristiche, ovvero quella relativa al fumo, ha dichiarato: "Sono tre mesi che praticamente non fumo più. Sono sceso da tre pacchetti a 5-6 sigarette al giorno, e non perché ne avevo poche ma perché ho scelto da solo".


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