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Vaciago: "Juve, il realismo non cura l'ingiustizia. Juve poteva uscire dal sistema o venire a patti"

di Ivan Cardia

"Il realismo non cura il senso di ingiustizia". Sulle colonne di Tuttosport, il direttore Guido Vaciago commenta la scelta della Juventus di patteggiare: "Se non puoi vincere, almeno non perdere: uno sport che prevede il pareggio è quasi sempre una metafora più efficace per spiegare la vita, molto spesso intrappolata nelle sfumature intermedie che separano la vittoria dalla sconfitta.

Ogni posizione è lecita, ogni opinione comprensibile, perché il realismo politico dei dirigenti della Juventus non cura il senso di ingiustizia percepito dal popolo bianconero. Non è, effettivamente, il massimo scendere a patti con chi ha istruito processi calpestando non pochi diritti (nel caso del procedimento sulle plusvalenze) e con chi ha punito perché voleva e doveva colpire, non in base a una reale valutazione della gravità dei comportamenti e delle eventuali violazioni.

Arrivata al punto in cui è arrivata, la Juventus era a un bivio: abbandonare il sistema definitivamente (ci fosse davvero la Superlega...) oppure trovare una quadra con il sistema. Ha scelta la seconda via, perché non vi è ancora traccia di un sistema alternativo (chissà la Superlega... ma fra qualche anno) e quindi è quasi inevitabile cercare un compromesso per uscire da una situazione nella quale il club ha solto da perderci e poco, forse nulla da guadagnarci".


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