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TMW RADIO - Branchini: "Agenti sono diventati paravento, ma il sistema ha ben altri problemi"

di Simone Bernabei

Nel primo appuntamento a TMW Radio con la rubrica "La Voce dell'Agente" in collaborazione con A.I.A.C.S. – Associazione Italiana Agenti Calciatori e Società, è intervenuto il procuratore e presidente dell'associazione Giovanni Branchini.

Da qualche anno il pensiero comune è che gli agenti manovrino a loro piacimento il calcio, solo per guadagnare denaro. Come se lo spiega?
"Chi potrebbe commentare e analizzare queste boutade non lo ha mai fatto. Anche la stampa è accondiscendente. Quando parliamo noi ci danno ragione, quando ci sono degli sfoghi dei presidenti fanno altrettanto e non c'è la giusta ricerca di una verità che magari è nel mezzo ma a volte no. Nell'ennesima boutade di ADL su Raiola, ammesso che facesse richieste di milioni di euro, la prima cosa che dovrebbe fare un presidente è interrogare i suoi colleghi e capire se le pagano certe cifre agli agenti.
Noi come agenti non abbiamo come abitudine questo tariffario e se accadono cose simili sarebbe da capire il perché e affrontarlo. Da quando la nostra figura esiste siamo diventati il grande paravento dietro il quale nascondere tutti i cattivi funzionamento di un sistema che ha problemi ben più seri che il comportamento degli agenti. Non sono gli agenti che hanno deciso una ventina di anni fa di annichilire la figura del ds, sono stati loro. Non siamo noi agenti che abbiamo ridotto al lumicino l'importanza dei ds, che erano una componente importantissima del sistema.
Se i presidenti ritenessero veramente la componente agenti così deleteria, penso che tutti si riunirebbero per discutere e arrestare il fenomeno. Noi come AIACS siamo stati i primi al mondo a introdurre un regolamento, non siamo mai stati convocati dalla Lega per discutere di certi argomenti. Perché non siamo mai stati chiamati se siamo il male?".


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