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TMW - Inter, Musso o Radu per il post Handanovic: spendere o rischiare? Il club ha deciso

di Alessandro Rimi

Il primo è un (parziale) prodotto di casa, 23 anni d'età e un acquisto a zero giacché tornerebbe da un prestito al Parma che al momento non lo considera neanche. Il secondo è un sudamericano che per questo risponde alla tradizione internazionale, 26 anni e guardiano dell'Udinese che di lui ne ha fatto un caposaldo e un prezzo mica da ridere (30 milioni o non se ne fa nulla). Chiuso il cammino di Tommaso Berni, l'Inter si è presa qualche settimana per decidere in merito al futuro vice (e poi titolare una volta via) Samir Handanovic. Al bivio si era fermi ormai da mesi: rischiare, preservare il budget per altri ruoli e puntare sull'interrogativo Ionut Radu, o spendere, andare sul sicuro e sulla maturità giusta di Juan Musso per provare a mettere al sicuro la porta nerazzurra? Se il club di Suning avesse scelto la seconda opzione, ci avrebbe impiegato neanche troppo tempo a trovare un'intesa con il giocatore (che invero non vede l'ora di trasferirsi a Milano) e con la società friulana (ottimi rapporti con la famiglia Pozzo). Il punto è che non c'è la voglia di spingersi fino a tanto, avendo infine giudicato il portiere rumeno potenzialmente pronto, tra un paio di anni, ad ereditare la porta del capitano interista. Ciò che ha mostrato negli anni scorsi è stato abbastanza affinché in Viale della Liberazione spostassero definitivamente il target sul classe '97. Un periodo da apprendista al fianco di uno dei migliori portiere in Europa, in casa Inter sono convinti, basterà per consegnare ad Antonio Conte (o a chi gli succederà) un numero uno all'altezza


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