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Tare: "Sarri è un integralista e Lotito gli somiglia. Alla Lazio ho fatto io da parafulmine"

di Giacomo Iacobellis

Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex direttore sportivo biancoceleste Igli Tare ha ricostruito anche il suo addio alla Lazio dopo 18 lunghi anni: "L'addio alla Lazio per Sarri? Assolutamente no. È stato scritto tanto su questo punto, ma non è così. Ho parlato con Lotito: dopo 18 anni era arrivato il momento di lasciarsi in modo civile, senza strappi. Sarebbe stato imperdonabile per tutti. La Lazio è nel mio cuore. Ma avevo bisogno di guardarmi intorno, studiare, conoscere altre realtà. Lui è un integralista, è vero, uno che vuole fare le cose a modo suo, è la sua cifra, la sua caratteristica. Chi lo prende, però, lo sa, non lo può cambiare.

Io non ci ho mai litigato, ma non è facile, ha un modo suo di concepire il calcio e il lavoro. Anche Lotito gli somiglia: un presidente dal carattere fortissimo. A volte ho fatto da parafulmine - fa parte del lavoro di un bravo dirigente - ma il mio matrimonio con la Lazio era arrivato al capolinea. Sarri non c’entra. Dopo tanti anni, senti la necessità di vedere altri mondi", spiega Tare.


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