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Sassuolo, Ballardini: "Per salvarsi servono coraggio e sfacciataggine"

di Ivan Cardia

"Coraggio e sfacciataggine". Davide Ballardini, allenatore del Sassuolo che domani giocherà contro il Cagliari una gara centrale per la salvezza, individua gli ingredienti mancati ai neroverdi sinora: "Bisogna avere coraggio ed essere sfacciati ma in questo bisogna avere equilibrio, bisogna che ci emozioniamo insieme, avendo coraggio sfacciato, intendo voglio la palla, mi faccio vedere, mi prendo delle responsabilità, faccio una corsa in più perché per me il Sassuolo ha dei buoni giocatori, di talento, ma il talento senza il cuore non mi emoziona".

Col senno del poi, si poteva passare prima al 3-5-2?
"Forse sì o forse no. Fino a qualche settimana va avevamo Defrel che fino a quando c'è stato ha fatto bene. Per me è importante esaltare le caratteristiche dei giocatori, poi il modulo oggi non è così importante, chiaramente bisogna avere delle certezze e una quadratura".

Oggi è il 18 maggio, 11 anni fa il Sassuolo andava in Serie A e oggi sarebbe il compleanno di Squinzi. L'unico che ha memoria di questa data è Berardi, che domani non ci sarà. Manca quella parte lì che dà un peso maggiore alla gara di domani, può essere uno svantaggio per la consapevolezza e del senso di appartenenza?
"Può essere che sia così ma bisogna che noi facciamo vedere che oltre al furore agonistico che dovremo mettere domani, oltre alle qualità, forse questo spirito, questa anima, durante l'anno è mancato e domani se manca vuol dire che non abbiamo capito niente".

La conferenza stampa di Ballardini


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