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Sarri-Juventus, il bilancio della stampa inglese: "Via senza essere amato"

di Marco Conterio

Arrivano le reazioni a caldo, via Twitter delle firme del giornalismo inglese. Maurizio Sarri e il Chelsea, il bilancio di una stagione tracciato dai colleghi d'Oltremanica. Dai cinguettii dei giornalisti, si evince comunque un ritratto chiaro: quello di un allenatore che ha fatto il suo dovere, a pieno, con la società. Champions riconquistata, Europa League vinta, bel gioco anche se a sprazzi. Però una spada di Damocle a pendere sul suo destino, ineluttabile: l'amore mai sbocciato coi tifosi dei Blues.

Paul Hayward, Daily Telegraph "E' stato il tecnico più ingiustamente attaccato ad aver lavorato in Inghilterra. Considerato non bravo abbastanza per il Chelsea ma ok per la Juventus che ha vinto otto titoli di fila...".

Phil McNulty, BBC "Mentre Maurizio Sarri parte per la Juventus, è chiaro che il Chelsea è stato tanto intenzionato a tenerlo e a farlo restare ma senza entusiasmo. Allora perché pochi piangono la partenza di un manager che ha adempiuto al suo mandato, ha vinto un importante trofeo e lascia con la sua reputazione migliorata?

John Cross, Mirror: "E' dura capire perché Maurizio Sarri, terzo, di nuovo in Champions, vincitore dell'Europa League, non sia stato considerato all'altezza dai tifosi del Chelsea. L'addio dimostra che la connessione tra tifo e manager è vitale per il club e lo rispetto. Il prossimo passo? Una leggenda della società (Lampard, ndr).

Henry Winter, Times "Maurizio Sarri va via con la testa abbastanza alta. Da vincitore dell'Europa League, terzo, in finale di EFL Cup. Però non è riuscito a connettersi coi fan, ha messo in luce un calcio non entusiasmante, ha toccato il record di sconfitte in Premier, ha trascurato i giovani, limitato Kanté e non ha avuto piani B per rialzarsi".


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