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Samp, Ferrero: "Se i tifosi mi insultano, mi amano. Meriterei però un po' di gratitudine"

di Gaetano Mocciaro

Intervistato da La Repubblica, il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha parlato del suo controverso rapporto con la tifoseria blucerchiata: "Soffro quando c’è prevenzione e malafede. All’inizio ci ho messo del mio, facevo il romano, sdrammatizzavo, sono stato frainteso. Ho detto cambiamo l’inno, è venuto già il mondo. Potevo stare zitto, ho preferito la sincerità. Ho sbagliato e posso capire gli insulti. Non però a Montecarlo, quando sono con mio figlio, questa è una ferita. Però confesso: se m’insultano, mi amano. Peggio l’indifferenza. Penso che mi meriterei anche un po’ di gratitudine: chi si è battuto per eliminare la tessera del tifoso? Chi ha fatto Casa Samp e migliorato Bogliasco? Genova mi ha adottato, cercherò di riconquistare tutti".


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