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Salernitana in A, ora il nodo societario da sciogliere: fondo o trust? Scoglio “multiproprietà”

di Claudia Marrone

Centrata la promozione in Serie A, per la Salernitana si apre il duro capitolo del futuro societario, perché, come ricorda il Corriere dello Sport, "l’articolo 16 bis delle Noif è inequivocabile, ma Lotito e Mezzaroma rifiutano l’idea di essere espropriati prima di trovare una soluzione che salvaguardi la Salernitana e il loro investimento economico". Anche se i tempi sono strettissimi, entro 30 giorni si deve trovare un nuovo acquirente, e questo mette in salita la strada per avviare una due diligence e valutare tutti i possibili scenari, illustrati però dal quotidiano citato: "Una delle ipotesi valutate dall’attuale proprietà della Salernitana è quella di un trust all’americana. Se Lotito conferisse la proprietà in un trust, nominando un trustee indipendente, quest’ultimo potrebbe essere incaricato di vendere entro 3 o 5 anni o anche di gestire e poi trasferire quanto conferito nel trust a beneficiari indicati da Lotito, che potrebbero essere parenti o altri. Si tratta di una soluzione fin qui mai adottata nel calcio, ma non esclusa dal nostro ordinamento. L’altra ipotesi è quella della cessione delle quote ad un fondo d’investimento".


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