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Roma, Mourinho: "Differenza con la Fiorentina? 14 partite in più. Vorrei rispetto da Banti"

di Niccolò Pasta

L’allenatore della Roma, José Mourinho, parla ai microfoni di DAZN dopo il ko dei giallorossi contro la Fiorentina: “La spiegazione della sconfitta è che non abbiamo spiegazioni. Oggi c'è una doppia spiegazione, una è che dopo la partita di giovedì avevamo meno energie fisiche e mentali, e lo sapevamo, contro una squadra che si era preparata tutta la settimana. Poi un’altra spiegazione volevo sentirla da Banti di Livorno, che non è una città lontana da qua. C'è un tocco, non è un fallo: Guida era vicino, non ha dato rigore. Banti interviene. Parliamo dei tre punti di oggi e finiamo così, ma al di là di Banti la Fiorentina è stata più forte e ha meritato. Però il problema è che non parliamo solo di oggi: parliamo di Venezia, di Bologna, di tanti episodi che non hanno spiegazioni. Dov’è Banti adesso? A Milano? Coverciano? Perché ha chiamato Guida che era a dieci metri e ha visto che non era rigore? Perché? Questa è la spiegazione che vorrei ma che non abbiamo. Abbiamo una finale di Conference, che assorbe le emozioni e le energie, non è facile a Roma dimenticare. Ma abbiamo un campionato da giocare ed è veramente troppo quello che è successo a questa squadra”.

Come mai eravate come intimoriti?
“È molto semplice. Zalewski, che avete nominato, dodici mesi fa era nella panchina della Primavera e ora ha giocato 7-8 partite di fila e partite in Europa. La differenza tra verticalità e orizzontalità sta nelle quattordici partite in più fatte dalla Fiorentina, che durante tutta la stagione ha giocato una partita a settimana. Contate quattordici partite con più di dieci chilometri a partita, e sono tanti. La differenza tra verticale e orizzontale, tra energia e mentalità sta tutta qua. Ringrazio per il rispetto dei romanisti, però vorrei il rispetto dei Banti di questa vita, che seduti sulla loro sedia ci hanno tolto tanti punti”.


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