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Ramaccioni: "Ancelotti uno di famiglia. Zaccheroni persona veramente perbene"

di Andrea Piras

Intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l'ex direttore sportivo del Milan Silvano Ramaccioni ha parlato dei tecnici partendo da Fabio Capello: "Tosto, duro. Una volta uno dei nostri sbaglia un gol e lui che non sapeva come sfogarsi mi molla un cazzottone alla spalla. Mi ha fatto star male tutta la notte e pensavo: domani faccio le lastre. Poi è passata. Eh, ne abbiamo viste tante, scudetti e anche fagiani. Andavamo a caccia assieme. Zaccheroni? Una persona veramente perbene, un signor tecnico. Eravamo molto legati, abbiamo vinto uno scudetto incredibile. Siamo stati bene con lui.

Ancelotti? Un mio giocatore e un mio allenatore. Carlo, uno di famiglia. Un amico, un fratello minore. Come altri bravi, bravissimi ragazzi, in campo. Un bacio a Paolo Rossi, il mio caro Pablito a Perugia e al Milan. Io ero Rama e loro i miei cuccioli. Ma vorrei ricordare tutti gli altri tecnici: Galbiati, l’elegante maestro Tabarez, Cesare Maldini, Leonardo, Allegri, Seedorf, Inzaghi e ultimo Mihajlovic. Tutti pesci del mio stagno.

Van Basten? Shevchenko, Weah e Pippo Inzaghi. Top class assieme a Marco, non si discute. Quando Sheva si è presentato a Milanello con il suo sorriso uno di noi, non ricordo chi, gli ha detto: che bel fioeu, hai una faccia da pallone d’oro".


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