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Rabiot e la Juve riflettono sul loro futuro insieme: le opportunità chiare da tempo

di Simone Dinoi

La Juventus ha chiuso per Pogba, aspetta la risposta di Di Maria ed è impegnata anche sul fronte delle cessioni: dai ragazzi più giovani pronti a partire per trovare spazio che in bianconero non avrebbe, a quelli più maturi fuori dal progetto o oggetto d’interesse di vari club in giro per l’Europa. E quest’ultimo potrebbe essere il caso di Adrien Rabiot.

L’arrivo di Pogba porta a delle riflessioni attorno a Rabiot.
Adrien Rabiot è stato il terzo giocatore più utilizzato della stagione conclusasi ormai un mese fa con 3.358 minuti in campo alle spalle solamente di De Ligt e Szczesny. Questo il punto di partenza della riflessione, perché quasi tutte le gare il francese le ha giocate sul centrosinistra del reparto di mezzo: esattamente la posizione nella quale gravita Paul Pogba, suo connazionale in arrivo a Torino come grande acquisto del calciomercato della Juventus. Così a pochi mesi dal Mondiale un pensiero su quello che sarà di lui con l’ingresso in rosa dell’ex Manchester United l’ex PSG ha cominciato a farlo, a maggior ragione con un contratto in scadenza a giugno 2023 e nessuna volontà di rinnovare il contratto seguendo la politica dell’abbattimento dei costi che la Vecchia Signora sta portando avanti.

Il mercato un’opportunità per entrambi: ma solo alle condizioni giuste.
La sessione di trasferimenti diventa così una chance per tutte le parti. Il calciatore che ormai da settimane, attraverso il suo entourage, ha cominciato a sondare il terreno in Premier League così come a ricucire i rapporti per un clamoroso rientro nella capitale francese considerate, quantomeno idealmente, le tante porte girevoli in casa PSG. La certezza è che l’ingaggio del classe 1995 dovrà essere molto vicino a quello percepito attualmente a Torino (7 milioni netti) altrimenti potrà essere, nuovamente, sondato il terreno a parametro zero fra un anno. E la Juventus? Rabiot è considerato un giocatore importante da Allegri ma i costi alla quale la società è sottoposta impongono delle riflessioni e l’apertura a una cessione nel caso in cui a Torino dovesse pervenire un’offerta ritenuta adeguata. Un’opportunità dunque, dovrà trattarsi di questo per l’addio di Rabiot a Madama.


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