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Petagna non ha dubbi: "Napoli, non vedo l'ora. E vestirò l'azzurro per molto tempo"

di Tommaso Bonan

Mi manca il calcio ma dico che dovremo farlo solo quando tutto sarà sicuro. Porte chiuse? Non ha molto senso perché il calcio è fatto di tifosi". Parla così, Andrea Petagna, a La Gazzetta dello Sport: "Ricordo ancora quell’ultima gara prima dello stop, Parma-Spal: si gioca, non si gioca, sì, no. Eravamo tutti un po’ spaventati: fu una gara che sembrò un allenamento fatto male. Ripeto: non mi piacciono le porte chiuse, il calcio ha bisogno della gente. Meglio ricominciare con tutti e quando saremo al sicuro".

Lei è già del Napoli: felice? "Non vedo l'ora. Piazza fantastica, tifo straordinario, un top club. Arriverò per restare. Mi ricordo quando il mio manager Giuseppe Riso mi ha chiamato, mancava poco all’allenamento: ho ancora lo screenshot di lui mentre mi dà la notizia. Gattuso? Lo conobbi a Milanello, mi piace come allena e caratterialmente. Mi avrebbe preso anche a gennaio ma ho scelto di restare alla SPAL: mi ha dato tanto e la devo ringraziare. E salvare".


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